Da un parte il sacro dall'altra l'ironico. Succede in via Chiaramonti, in quel tratto di strada in cui c'è la Chiesa di Santa Cristina. Accanto all'ingresso c'è l'insegna ovale assicurata al muro in che spiega brevemente l'importanza del luogo storico. Proprio di fronte, impossibile non notarla, c'è un'abitazione che spicca per i colori della facciata. Infatti, in una fila di tinte tenui Casa Dell'Amore si presenta con colori decisamente forti.

Quando ci si avvicina, un cartello ovale, sulla falsa riga di quelli della Città Malatestiana, non dà adito a dubbi: “Tirate dritto: non c'è ragione storica o artistica che giustifichi una sosta”. Firmato Cesena città maldestriana.
E' solo la fine del simpatico messaggio che spiega agli avventori, la storia di casa Dell'Amore.

“Questo edificio non è mai stato un casino, ma potrebbe diventarlo. Agli inizi del XX secolo fu dimora di un ciabattino e poi un capo orchestra di musiche da ballo”. Ma c'è anche del latinorum: “Otium cum dignitate è l'aspirazione di chi vi abita oggi. La facciata omaggia Alberto Burri, anche se qualcuno pensa ai colori dell'anarchia”.