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Cronaca

Cesena, lavoro serratissimo ma il "Piano B" per ora resta negli uffici

Nella sede di corso Sozzi poco spazio a chiacchiere e molto al lavoro. Dallo staff del Cesena filtra la descrizione di una giornata di lavoro serratissimo

Nella sede di corso Sozzi poco spazio a chiacchiere e molto al lavoro. Dallo staff del Cesena filtra la descrizione di una giornata di lavoro serratissimo per mettere assieme un'integrazione al piano di ristrutturazione del debito del Cesena che sia accettabile dall'Agenzia dell'Entrate, protagonista del grande rifiuto di martedì sera. A presiedere questo lavoro il responsabile finanziario della società Christian Dionigi. Lo scopo è di trasmettere all'Erario, titolare di più della metà dei debiti del Cesena, una nuova bozza di accordo di ristrutturazione nella giornata di giovedì mattina.

Non appena il documento arriverà, è probabile che l'Agenzia delle Entrate - già sensibilizzata sui riflessi che la vicenda può avere sulla comunità che si identifica nella sua squadra di calcio (aspetto ribadito anche mercoledì mattina dal deputato romagnolo Marco Di Maio in una telefonata all'Agenzia delle Entrate) – lo valuti nei tempi più brevi possibili. Ma l'esito è tutt'altro che scontato, anzi si tratta di percorrere una stretta via in una situazione generale che depone tutta per il fallimento della società. Il Cesena ha una massa di debiti di oltre 50 milioni di euro, di cui più di 33 con l'Agenzia delle Entrate. Se i creditori privati hanno già accettato il piano di ristrutturazione del debito, la stessa cosa non l'ha fatta l'Erario a cui è stato proposta una riduzione del debito a 20 milioni, da pagare in modo dilazionato per 20 anni. Il Fisco, però, ha chiesto più garanzie e fidejussioni, da reperire nel giro di poche ore.

Durante le ore più traumatiche di martedì sera è circolata una dettagliata lettera ascrivibile al presidente Giorgio Lugaresi (che CesenaToday ha scelto di non pubblicare) in cui annunciava il suicidio con toni disperati. Nel giro di poco tempo una pattuglia della Guardia di Finanza, presente anche il comandante delle Fiamme Gialle cesenati Gabriele Sebaste, si è sincerata sui propositi suicidi, trovando un Lugaresi scosso ma in via di rasserenamento, sostenuto dai più intimi collaboratori e dai familiari. Da parte sua la Polizia di Stato, per la tutela dell'incolumità di Lugaresi stesso, ha temporaneamente prelevato le armi da caccia detenute regolarmente dal patron del Cesena calcio.

Nella giornata di mercoledì è stata avanzata anche una proposta, via comunicato stampa, di una società di promozione e sponsorizzazione nell'ambito del calcio, la “Sport Man” di Alessio Sundas, ma almeno nelle dichiarazioni pubbliche non ha incontrato alcuna considerazione. D'altronde la stesso soggetto ha avanzato la medesima proposta ad una miriade di altre società del calcio in Italia con un copione già collaudato. In corso Sozzi, d'altra parte, è l'ora di concentrare tutte le forze sul “Piano B” per l'agenzia fiscale e e non su altro. Da parte sua il sindaco Paolo Lucchi ha inviato una lettera alla società per avere informazioni ufficiali sulla situazione della squadra cittadina.

La sospensione del giudizio dell'Agenzia delle Entrate aveva comportato il rinvio di ogni decisione lo scorso 7 giugno, da parte del tribunale fallimentare di Forlì, davanti a cui bisognerà ritornare per conoscere il destino della società. Se resta in vita, il Cesena può sperare di mantenere il diritto a disputare il prossimo campionato di Serie B, guadagnato coi risultati in campo. Se invece fallisce è la fine dell'attuale squadra per come la conosciamo ed eventualmente una nuova compagine ripartirebbe da zero, dalle serie D.

Come effetti diretti sulla città c'è l'incognita degli Europei di calcio 2019 Under 21, che la città malatestiana si è già aggiudicata. I lavori di riqualificazione dello stadio, in corso, sono a carico tanto del Comune quanto alla società del Cavalluccio. Quest'ultima si è impegnata per il rifacimento del manto erboso. Il sindaco Paolo Lucchi ha spiegato che nell'opzione peggiore, vale a dire il fallimento del Cesena, subentrerà anche in quella parte dei lavori a carico della società. Lucchi ha anche chiesto, però, un'operazione-verità da parte dei dirigenti del Cesena nei confronti della città e dei tifosi. Resta sospesa la sottoscrizione di nuovi abbonamenti, mentre Lugaresi nei giorni scorsi aveva sostenuto che, nel caso peggiore di mancata partecipazione al prossimo campionato di serie B, questi sarebbero stati rimborsati, un'operazione in realtà non così facilmente possibile in caso di fallimento, dato che questa procedura congela i conti ed esautora i poteri degli amministratori precedenti.
 

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