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Cronaca

Centro, Dionigi: "Bene le idee, ma servono anche progetti realizzabili"

"Il lavoro svolto sulla parte propositiva, legata ad eventi, cultura e turismo è certamente sintomo di impegno da parte dei componenti del Comitato": è il commento del Comune

“Il lavoro svolto sulla parte propositiva, legata ad eventi, cultura e turismo è certamente sintomo di impegno da parte dei componenti del Comitato”: è il commento che arriva dall'amministrazione comunale, per bocca dell'assessore all’Innovazione e Sviluppo Tommaso Dionigi sull’iniziativa organizzata dal Comitato “Centro anch’io” nella serata di giovedì. L'incontro pubblico mirava a illustrare le proposte del combattivo comitato che si occupa dei temi del centro storico.

A margine dell'incontro, scrive quindi Dionigi: “Crediamo sia opportuno fare qualche riflessione. In primo luogo, avanzare proposte per l'animazione e la promozione del centro storico è un compito utile e gravoso allo stesso tempo. Lo è perché richiede una grande attività di approfondimento, fatta di studio delle attività già svolte, indispensabile per valutare le nuove proposte anche sulla base di una attenta conoscenza del passato. Numerose idee avanzate dal Comitato, infatti, ricalcano attività già in essere: in particolare quelle sul versante culturale ed alcune altre, sono la riproposizione di iniziative già realizzate che, in alcuni casi, hanno lasciato il passo a proposte maggiormente innovative. In secondo luogo - ed a noi pare questo l'aspetto più importante - il lavoro propositivo non può limitarsi ad un "brain storming" di idee e progetti, ma deve basarsi su un piano concreto di realizzazione fatto di budget, piani economici e schemi organizzativi. Accade per le imprese e, a maggior ragione, non si può certo fare in modo diverso quando si pensa allo sviluppo delle attività per una città come la nostra (e per le sue imprese, naturalmente)”.

Sempre Dionigi: “Questo ovviamente se l'ambizione del Comitato resta quella di continuare ad essere un interlocutore al pari delle realtà che attualmente compongono Zona A, le quali quotidianamente lavorano per fondere la "fantasia" con la realtà dei fatti e con le reali possibilità organizzative. Auspichiamo quindi che dalla prima traccia presentata nella serata di ieri possa nascere un’articolata bozza progettuale, che potrebbe anche partire dall'attuale dotazione economica di Zona A (pari a 100mila euro) proponendone un utilizzo alternativo. Diversamente, il lavoro fatto non perderà certo una parte della propria utilità, ma dovrà essere considerato esclusivamente come una serie di “utili pensieri in libertà” dei quali, nei limiti del possibile, terremo conto all'interno di un più concreto ragionamento generale, che affrontiamo periodicamente anche con le Associazioni di categoria”.

“Relativamente ad altri progetti, quanto proposto fa emergere una conoscenza parziale della progettualità già attivata. In particolare relativamente al tavolo di lavoro per il turismo, sulla declinazione del progetto degli info point turistici, sulla promozione attraverso app per smartphone della città, sulla quale stiamo già lavorando, con un restyling completo delle applicazioni comunali. Ma, ne siamo consapevoli, come lo stesso Marco Giangrandi ha sottolineato, non è semplice affrontare una progettazione concreta esaminando tutti gli aspetti che sottendono la realizzazione di un calendario di iniziative ricco e impegnativo, come quello del centro storico della nostra città. L'augurio è che l’operatività del Comitato possa confluire, sempre di più, in una volontà collaborativa che miri ad unire, piuttosto che a disgregare, le energie in campo e che possa dare spazio ad una partecipazione maggiore da parte delle attività commerciali, che ieri sera erano rappresentate in modo piuttosto contenuto. Per parte nostra, possiamo assicurare che nessuna proposta verrà lasciata cadere nel nulla, ma - come sempre - verrà valutata nell'ambito dell'attività di pianificazione che con grande attenzione cerchiamo di concretizzare per il bene del centro storico, dei suoi residenti, dei cesenati che lo frequentano e vi lavorano”.

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