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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

CRC, M5S: "In fumo 134 milioni dei piccoli azionisti e 190 della Fondazione"

"L’intervento del Fondo Interbancario per 280 milioni di euro, porterà il Fondo a possedere il 94% della Cassa, per poi cederlo ad altri. Agli azionisti attuali, fondazioni bancarie locali e privati, rimarrà il 6%.”

“Sottratta a Cesena la sua cassa di risparmio, una delle sue ricchezze più importanti”: è il commento del M5S di Cesena dopo l'ufficializzazione del piano industriale e delle perdite del principale istituto di credito cittadino. Per i grillini “i banchieri europei e italiani, con la collaborazione dei partiti politici, pretendono di impadronirsi con poca spesa della Cassa di Risparmio di Cesena e del suo patrimonio di quasi due secoli”. Secondo una nota sono stati usati “trucchi contabili utilizzati dalla Banca d’Italia e dal Governo Renzi per derubare Cesena dei 400 milioni di euro del patrimonio e della proprietà della Cassa di Risparmio, e per impadronirsi dei 5 miliardi di euro di depositi dei Cesenati, accelerando così il declino e la rovina dell’economia e della comunità locale e romagnola. In tutta fretta e di nascosto, vengono prese decisioni molto gravi che fanno emergere l’attacco dei banchieri alla Romagna e all’Italia per impadronirsi delle nostre più importanti ricchezze”.

Criticano i pentatellati: “Il consiglio di Amministrazione praticamente azzera il valore delle azioni, che passa da 15 euro a 0,50 euro ad azione, e in questo modo l’intervento del Fondo Interbancario per 280 milioni di euro, porterà il Fondo a possedere il 94% della Cassa, per poi cederlo ad altri. Agli azionisti attuali, fondazioni bancarie locali e privati, rimarrà il 6%.”

Questo il quadro: la Cassa di Risparmio di Cesena è stata fondata nel 1841 ed è da sempre la principale banca della città e del territorio.  La Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena possiede il 48% di 27.600.000 azioni. La Fondazione Cassa di Risparmio e del Monte di Lugo l’11%, la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza il 6%. Vi sono poi circa 13.000 azionisti che possiedono circa 10 milioni di azioni (media di circa 8.000 azioni ognuno).

Per il M5S “l'esito dell’ispezione della Banca d’Italia nel 2011 era stato favorevole: la Cassa di Risparmio di Cesena fu classificata tra le migliori banche  d’Italia. Al termine dell’ispezione della Banca d’Italia nel 2013, fu inflitta una sanzione per la distribuzione anticipata dei dividendi. La sanzione fu annullata in seguito all’ulteriore documentazione trasmessa alla Banca d’Italia da parte della Cassa di Risparmio”, Poi, però “basta un piccolo trucco per ottenere il risultato voluto”. 

“È infatti bastato far aumentare magicamente di 150 milioni di euro nel giro di poche settimane la valutazione delle perdite sui crediti garantiti con ipoteca, per trovare la scusa di far crollare il valore delle azioni della cassa di Risparmio a meno di un ventesimo del valore effettivo. La Cassa di Risparmio ha circa 500 milioni di crediti in sofferenza garantiti da ipoteche. Nel Bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione pare che questi crediti siano stati valutati al 34,1% del loro valore, ossia circa 170 milioni. Finora, incluso il 2014, la Cassa di Risparmio è riuscita a recuperare mediamente il 70% del valore di questi crediti, pari a 350 milioni. Il 70% di recupero dovrebbe essere quindi il parametro di riferimento per la svalutazione di questi crediti. Con questa valutazione del 70% dei crediti garantiti da ipoteca in sofferenza, cadrebbe la scusa della necessità dell’aumento di capitale, in base a cui il Fondo Interbancario vuole impadronirsi della Cassa di Risparmio di Cesena . Senza escludere che vi siano altre valutazioni più negative del necessario, che hanno contribuito a ottenere il risultato desiderato da chi si vuole impadronire della Cassa di Risparmio di Cesena”.

Quindi gli effetti sulla Fondazione: “La fondazione della cassa di risparmio di Cesena con questa decisione perde 193 milioni di euro. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena, di proprietà dei cesenati e senza fini di lucro, possiede 13 milioni di azioni della Cassa di Risparmio, equivalenti a circa 200 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di valutare le azioni 0,50 euro. Il valore delle azioni della Fondazione diventerà pari a 7 milioni. Un’istituzione così importante per Cesena perderà una cifra enorme, che utilizzava a favore della città. Mentre  gli azionisti privati della cassa di risparmio di cesena perdono 135 milioni di euro”.

“I 13.000 azionisti privati della Cassa di Risparmio di Cesena possiedono circa 9 milioni di azioni equivalenti a circa 140 milioni di euro, fino ad aprile. Con il valore delle azioni a 0,50 euro, secondo la decisione del nuovo Consiglio di Amministrazione, agli azionisti rimarranno poco più di 5 milioni con una perdita di 135 milioni, mediamente una perdita di 10.000 euro per ogni azionista”

Infine “Cesena perdera’ il controllo dei 5 miliardi di suoi risparmi. Da più parti sono state proposte altre soluzioni alternative percorribili, che avrebbero permesso di ridurre o azzerare le perdite di tutti gli azionisti e mantenere il controllo e la proprietà della Cassa di Risparmio in Romagna
La Banca d’Italia ha bocciato queste proposte? Chi si muove dietro? La Banca Centrale europea”.

“I Partiti e le persone che guidano lo Stato Italiano, le Regioni e i Comuni agiscono a favore della Banca Centrale Europea e dei gruppi economici più potenti e contro gli interessi degli italiani. 
La crisi economica che viviamo ormai da quasi dieci anni ha lo scopo di strozzarci per impadronirsi di tutte le nostre ricchezze. Le regole fissate infatti stanno producendo sempre più povertà e disoccupazione, obbligano le aziende a chiudere e le famiglie e le istituzioni pubbliche a cedere a prezzi di fallimento le loro ricchezze”, conclude il M5S.
 

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