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Caso di Dengue in pieno centro, scatta il trattamento di sicurezza: cosa devono fare i cittadini

Un caso di febbre dengue è stato diagnosticato in centro storico a Cesena. La conferma, arrivata degli esami clinici effettuati, ha fatto scattare, a scopo precauzionale, il Piano di sorveglianza

Un caso di febbre dengue è stato diagnosticato in centro storico a Cesena. La conferma, arrivata degli esami clinici effettuati, ha fatto scattare, a scopo precauzionale, il Piano di sorveglianza e controllo previsto dalla Regione Emilia – Romagna in questi casi. Colpita dalla malattia infettiva tropicale è una donna che vive in centro storico e che  da poco rientrata da una vacanza in area tropicale. La paziente, attualmente ricoverata presso il reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Forlì, è in buone condizioni di salute.

Intanto, si sta lavorando per predisporre l’intervento di disinfestazione nella zona dove risiede la donna e nelle aree limitrofe: in particolare, saranno interessate corte Dandini, un tratto di corso Mazzini, piazza della Libertà, piazza Giovanni Paolo II, contrada Dandini, via Strinati, via Righi, via Roverella, via Vescovado, via Martiri d’Ungheria, ecc. L’intervento, a cura settore Tutela dell’Ambiente del Comune,  prenderà il via stasera e sarà ripetuto martedì  e mercoledì  luglio, anche con interventi mirati ‘porta a porta’. Questo per eliminare le zanzare che potrebbero contribuire alla diffusione del virus.

In particolare, lunedì sera, a partire dalle ore 23 circa, gli operatori di una ditta specializzata effettueranno un  primo trattamento adulticida nelle vie interessate e nelle aree verdi pubbliche. Il trattamento verrà ripetuto nelle sere successive. Il piano di disinfestazione prevede anche interventi all’interno delle proprietà private (cortili, giardini, piazzali, balconi, terrazzi, ecc.). Gli operatori  incaricati saranno identificabili da apposita tessera di riconoscimento ed effettueranno trattamenti sia contro le larve di zanzara con prodotti antilarvali che contro gli adulti di zanzara tramite nebulizzatore. In tutta l’area interessata sono stati diffusi gli avvisi sugli interventi programmati, per informare i residenti e fornire loro  anche le indicazioni di comportamento per evitare i disagi (chiudere le finestre, ritirare i panni stesi e i giochi per bambini, mettere al riparo gli animali domestici, non consumare prodotti dell’orto rimasti esposti all’esterno per almeno 3 giorni).

Già in passato a Cesena si erano registrati casi di questo tipo, e l’immediata profilassi ha dimostrato di essere lo strumento più efficace, impedendo la diffusione della malattia che è causata da un virus che viene trasmesso all’uomo con la puntura di una zanzara del genere Aedes a cui appartiene la zanzara tigre presente nel nostro territorio. Questa malattia non è endemica in Italia ed in Europa, ma è molto diffusa in Asia, Africa e Sud America. Non esiste vaccinazione nei confronti di questa malattia, pertanto la prevenzione è lo strumento più efficace per evitarne la trasmissione: chi viaggia nelle zone a rischio deve proteggersi dalle punture di zanzare con repellenti e un abbigliamento adeguato. Nel periodo estivo la concentrazione di zanzare tigre raggiunge il picco massimo, pertanto, occorre evitare ristagni d’acqua dove le zanzare possono svilupparsi. Le larve di zanzare si sviluppano, infatti, solo in presenza d’acqua, ragione per cui il miglior trattamento è proprio quello preventivo.

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