Arrestata una nuova squadra di caporali: erano a capo di coop con un giro milionario

Il fenomeno del caporalato nel comparto avicolo del Cesenate assume contorni sempre più preoccupanti e dilaganti. Dopo la maxi-operazione di due settimane fa, che già portò alla luce una presunta associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento di 38 lavoratori, molti dei quali clandestini, con un secondo blitz la Guardia di Finanza sale di grado, colpendo ancora una volta cooperative che, secondo le accuse, coprivano formalmente un vasto giro di sfruttamento di decine e decine di lavoratori, stipati in appartamenti di Borello e Bora in condizioni igieniche degradanti, minacciati di morte se osavano protestare e soprattutto con stipendi da fame e senza alcuna tutela lavorativa.

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Nella seconda puntata dell'operazione "Freedom" i finanzieri, comandati dal colonnello Alessandro Mazziotti, hanno puntato lo sguardo su tre cooperative, una delle quali, la Power Service, impiega circa 140 lavoratori, con un giro d'affari stimato di circa 2 milioni di euro. Questa volta oltre agli arresti (3 quelli operati alcuni giorni fa), la Procura ha applicato il provvedimento del controllo giudiziario. In capo a ben 6 cooperative, la magistratura ha messo degli amministratori di sua fiducia, con lo scopo di rimettere nella regolarità l'azienda e salvare i posti di lavoro regolari (175 in totale). Il valore delle coop sotto il controllo giudiziale (Power Service, Eurogroup, Euroservice, People, Service World e Global Service) è di circa 650mila. euro. E' evidente che cooperative di tali dimensioni finivano per essere appaltatrici di servizi (soprattutto facchinaggio) per conto di grossi committenti, dal momento che il valore delle commesse si aggirava anche sui 50mila euro l'una.

LAVORATORI STIPATI IN CASA DEGRADATE ==> continua