Si è svolto mercoledì in Prefettura di Forlì Cesena il secondo incontro del tavolo permanente di coordinamento sullo sfruttamento e caporalato in agricoltura. La riunione è stata caratterizzata da un ampio confronto fra le istituzioni preposte ai controlli e vigilanza, le organizzazioni datoriali e le organizzazioni sindacali. Nel corso del confronto i sindacati di categoria Fai Cisl – Flai Cgil – Uila Uil rappresentate dai Segretari Generali Francesco Marinelli (Fai Cisl Romagna), Zani Arturo e Balzani Serena (Flai Cgil Cesena e Forlì), Scarponi Alessandro e Bandini Alessandro (Uila Cesena e Forlì), hanno avanzato una serie di proposte.

Queste le richieste: avvio di un coordinamento di tutte le forze ispettive e forze dell’ordine nelle attività di contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento in agricoltura; la predisposizione di un canale appositamente dedicato al fine di dialogare e inviare informative e segnalazioni sugli illeciti (lavoro nero, intermediazione illecita di manodopera, violazioni contrattuali e condizioni di sfruttamento) previsti dalla nuova legge 199; l’immediata costituzione presso l’Inps territoriale della cabina di regia sulla Rete del Lavoro agricolo di qualità, in attuazione di quanto previsto dalla legge 199 sul caporalato. 

Le organizzazioni Sindacali di categoria riconoscono l’importante ruolo svolto dalla Prefettura ,
nell’ambito dell’azione di stimolo e coordinamento tra tutti i soggetti interessati e hanno ribadito il loro forte impegno e la loro azione quotidiana e capillare per liberare il nostro territorio provinciale da questi odiosi fenomeni di sfruttamento dei lavoratori agricoli. La nuova legge sul caporalato , va infine ricordato , oltre a introdurre nuovi e più puntuali strumenti di contrasto, punisce penalmente non solo chi organizza questo “mercato delle braccia”, ma anche chi utilizza questa manodopera.