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Cronaca

Canile, il nuovo bando non convince Cesena Siamo Noi: "Si rischia un servizio peggiore"

Barbara Martini: "Bando riservato agli operatori econcomici, taglia fuori Acpa, che ha gestito bene il canile per 24 anni".

Ormai è in dirittura d'arrivo il bando che riguarda la gestione del Canile di Cesena (il sopralluogo - vincolante per partecipare - scadeva il 12 settembre) ma le preoccupazioni continuano a essere molte. Cesena Siamo Noi, per voce di Barbara Martini, nominata dalla forza politica come esperta per il settore ambiente/animali, mette in evidenza alcuni punti del bando che rischiano di peggiorare il servizio che attualmente viene svolto dall'Acpa (Associazione Cesenate Protezione Animali), un'associazione di volontariato che, da come il Comune di Cesena ha interpretato la normativa, viene esclusa dalla possibilità di partecipare all'assegnazione del bando, riservata solo a operatori economici (partite Iva, Cooperative, Società...).  

Finora sono tre gli operatori che si sono presentati per un sopralluogo al Canile, sopralluogo indispensabile per partecipare al bando che, dietro alla somma di 290 mila euro, consegna la gestione del canile per due anni. "Prima di tutto non capisco perché il Comune si sia detto molto soddisfatto del lavoro svolto in questi 24 anni da Acpa e poi nel bando inserisca molti meno obblighi per chi prenderà la gestione e quindi meno vincoli di garanzia per un servizio di qualità - spiega Barbara Martini - Prima con Acpa venivano garantite 12 ore di presenza al giorno nel canile e h24 per il recupero di animali. Essendo un presidio sanitario con una cinquantina di cani, alcuni malati, altri mordaci, è normale che serva una presenza abbastanza costante, non fosse altro per le medicine che a volte devono essere somministrate o per la riabilitazione e l'accudimento di cani in sofferenza. Nel bando il Comune ha dato come minimo 6 ore di presenza. Anche un bambino capisce che il servizio può solo peggiorare. Ma andiamo avanti. Prima il recupero cani in un territorio così vasto era comunque delegato ad Acpa che dava la garanzia di reperibilità 24 or al giorno. Se veniva trovato un cane pericoloso nella strada o malato, si poteva chiamare un numero che si occupava del suo recupero. Ora questo servizio verrà svolto dalle forze dell'ordine che, però - continua Barbara Martini - avranno molta difficoltà a gestirlo anche perché solitamente sono impegnati in altre attività".

Secondo la rappresentante animalista di Cesena Siamo Noi, l'associazione di volontariato abbatteva tutta una serie di costi che un operatore economico non può abbattere perché non sono volontari. L'Acpa, per esempio, alcuni servizi come la contabilità, contare le schede o l'attività di programmazione li svolgeva come volontariato. Ora, secondo Barbara Martini, quelle ore saranno inserite nelle ore di lavoro al canile, sottraendole magari all'attività coi cani. 

"Il canile di Cesena è piccolo ma copre 14 comuni - continua - per ora è stato gestito bene, a differenza di alcuni del circondario che ogni tanto appaiono sulle cronache per eventi non piacevoli. Non vorremmo che, con l'avvio di una nuova fase in cui si mira a risparmiare e a tagliare servizi utili, la salute dei cani ospitati e la sicurezza anche della stessa comunità vengano messi in pericolo. Per questo da subito avevamo chiesto al sindaco di ritirare il bando, di verificarlo e inserire, come fanno in altri comuni, la possibilità di partecipare a un'associazione di volontariato. Ma visto che il sindaco ha detto di no, siamo a chiederli di garantire almeno la qualità del servizio, di vigilare e tutelare affinché tutto prosegua come è stato finora".

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