rotate-mobile
Cronaca

Calcioscommesse, decine di partite truccate: manette a un poliziotto cesenate

E'arrivata fino al territorio Cesenate la maxi-operazione scattata con le prime luci dell'alba di martedì contro la piaga del calcio-scommesse. L'inchiesta è curata dalla Procura Antimafia di Catanzaro, che ipotizza un vastissimo giro di partite truccate

Perquisizioni e manette anche a Cesena e nel Rubicone: è arrivata fino al territorio Cesenate la maxi-operazione scattata con le prime luci dell’alba di martedì contro la piaga del calcio-scommesse. L'inchiesta è curata dalla Procura Antimafia di Catanzaro, che in oltre mille pagine di ordinanza ha sintetizzato gli elementi investigativi che fanno presupporre un vastissimo giro di partite truccate in serie D e Lega Pro.  Nella provincia di Forlì-Cesena risultato 5 fermi (in totale sono 50 in tutta l’operazione).

A Cesena è finito in manette un poliziotto, Alberto Scarnà, sovrintendente attualmente in servizio alla Questura di Ravenna, e in forza al Centro di Addestramento della Polizia Stradale (Caps) diversi anni fa.  Viene considerato dagli inquirenti uno degli uomini di fiducia di Fabio Di Lauro, la figura centrale di questo giro di scommesse illegali. Manette anche in diversi comuni del Rubicone e a  Cesenatico. I provvedimenti di fermo riguardano anche Massimiliano Carluccio, originario di San Pietro Vernotico  (Brindisi) e residente a Gatteo, considerato socio occulto e dirigente di fatto della Pro Patria (squadra di Busto Arsizio); Stefano Benini di Cesenatico, qualificato come uomo di fiducia dello stesso Carluccio; e Diego De Palma, imprenditore beneventano, residente a San Mauro Pascoli e considerato dagli inquirenti come un co-finanziatore di combines e uno degli uomini di fiducia di Di Lauro.

Calcioscommesse: gli arresti (Foto Alessandra Salieri)

In totale nell’operazione risultano 70 indagati e 50 provvedimenti restrittivi di fermo emessi dalla Procura di Catanzaro. Sarebbero inoltre 30 i club calcistici coinvolti, con diversi appartenenti: non solo dirigenti, ma anche allenatori, calciatori e membri degli staff tecnici. Gli arresti operati nel Cesenate fanno tutti riferimento a soggetti e scommettitori che girano intorno al mondo del pallone, sia di Lega Pro che del Campionato Nazionale Dilettanti. Il “trucco” sarebbe sempre lo stesso: partite pilotate per lucrare con le scommesse, sia in Italia che all'estero (gli scommettitori non erano solo italiani, ma anche serbi, russi, cinesi e maltesi). Tra le squadre romagnole coinvolte risulta in particolare il Santarcangelo, falcidiato dagli arresti. Dietro ci sarebbe – secondo quanto ipotizzano i magistrati – anche l’azione di cosche della ‘Ndrangheta.

Le perquisizioni e i provvedimenti di fermo sono stati eseguiti a Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forli', Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona. Fra i destinatari del fermo, risultano personaggi stranieri. Per alcuni indagati vengono contestate anche le aggravanti mafiose e transnazionali. Fra questi un membro della cosca Iannazzo, potente clan della 'ndrangheta lametina. l capo d'accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall'associazione mafiosa.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcioscommesse, decine di partite truccate: manette a un poliziotto cesenate

CesenaToday è in caricamento