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Cronaca

Cacciatori di frodo "beccati" dai carabinieri col colpo in canna

Il fucile era pronto a sparare, col colpo in canna. Peccato che quel tipo di caccia non è autorizzato in questo periodo

Il fucile era pronto a sparare, col colpo in canna. Peccato che quel tipo di caccia non è autorizzato in questo periodo e che quel fucile, pur regolarmente denunciato, non aveva alcuna autorizzazione per essere trasportato fuori dall’abitazione. Con queste due ipotesi – il bracconaggio e il mancato rispetto della normativa sulla detenzione delle armi – sono scattate le denunce nei confronti di due cacciatori, uno di Cesena e l’altro di Verghereto, controllati dai carabinieri del posto in un bosco nei pressi di Verghereto, nell’Appennino.

La perquisizione in casa ha permesso di scoprire circa un centinaio di munizioni, ma soprattutto un frigorifero pieno di prelibata cacciagione, in particolare cinghiale, la cui caccia non è consentita in questo periodo. Nei guai anche il compagno, non solo perché si trovava assieme al presunto bracconiere di circa 50 anni, ma anche perché all’interno della sua auto c’era l’armamentario del cacciatore pronto anch’esso all’uso. L'ipotesi è che si stessero dedicando alla caccia di frodo del cinghiale.

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