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Cronaca

Bonifica dell'amianto, "Promesse elettorali o fatti concreti? Questione da non eludere"

"Tra le tante, la cui urgenza è fuori discussione è senza dubbio la questione amianto, dai precedenti sindaci elegantemente bypassato"

"Bonifica dell'amianto: Promesse elettorali o fatti concreti? I mesi stanno passando. Segnali non ce ne sono. Sarebbe davvero sconfortante per gli elettori , ed i cittadini tutti, rendersi conto che il Sindaco di Cesena Lattuca, dopo aver suscitato col suo programma elettore la speranza di vedere imprimere una svolta (verde) alle stantie politiche di immobilismo in campo ambientale, di cui la nostra città ha dato sempre prova, ripieghi sull’abusato copione dell’attendismo e dell’elusione delle questioni più scomode". Lo scrive in una nota l'esponente di Cesena Siamo Noi Tiziana Lugaresi.

"Tra le tante, la cui urgenza è fuori discussione è senza dubbio la questione amianto, dai precedenti sindaci elegantemente bypassato, e che invece lo stesso Lattuca aveva indicato tra le priorità da affrontare, sorprendendo tutti per una dichiarazione così precisa in tema ambientale, inusuale per la nostra nostra classe politica, abituata a declinare l’ambiente in termini generici senza farsi carico di scelte importanti. Ben altra cosa avviene in altri territori , dove Sindaci e giunte unanimi si adoperano da tempo con tutti i mezzi a disposizione per tutelare la salute della propria comunità: emettendo ordinanze, predisponendo controlli, stabilendo sanzioni, mettendo a bilancio somme considerevoli a titolo di incentivo, a favore dei propri concittadini che decidono di smaltire manufatti contenenti amianto, secondo le regole stabilite dalle Autorità Sanitarie Lo ha fatto il Comune di Rimini, tramite un bando di assegnazione contributi a fondo perduto destinato a soggetti privati intenzionati ad effettuare interventi di bonifica. La somma stanziata complessivamente ha superato i 350.000 euro ed ha consentito la realizzazione di 548 interventi di messa in sicurezza in aree private . Sulla falsariga di Rimini da tempo si muovono i comuni di Prato, Verbania, Brindisi, Carpi, Oristano, Altamura, Sassuolo, Oristano, tanto per fare qualche esempio. Ferma al palo Cesena dal lontano 2009, quando furono stanziati allo scopo 20.000 miseri euro, 10.000 nel 2011 di incentivi, mai più rinnovati. E’ inutile inoltre cercare la nostra città nell’elenco dei Comuni virtuosi che hanno attivato uno Sportello Amianto, ai fini di garantire assistenza, e corretta informazione ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese , ma soprattutto per sensibilizzare la popolazione sui rischi connessi alla presenza di questo pericoloso inquinante. A Cesena no. Cosa ancor più grave, dal momento che non disponiamo ancora di un censimento aggiornato atto a stabilire l’esatta quantità di amianto, (che pur vediamo disseminato ovunque, per lo più sotto forma di fibro-cemento) nel nostro territorio, nonostante sia in vigore una normativa , fin dal 1992, che ne sancisce la sua pericolosità e la sua definitiva messa al bando" .

"Tanto più che oggi, - prosegue Lugaresi - secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro IARC, vi e’ sufficiente evidenza che tutti i tipi di amianto siano cancerogeni per la persona umana e possano provocare cancro al polmone, alla laringe, all’ovaio, anche con esposizione sporadica e modesta* Forse che le misure a protezione della salute della propria comunità non sono le prime a dover essere adottate, con urgenza, visti i ritardi accumulati in decenni in tema di prevenzione e vista l’incidenza di patologie degenerative nel nostro territorio? Ricordo a tal proposito che nell’ultima pubblicazione dell’Irst Irccs di Meldola “I tumori maligni in Romagna – Dalla conoscenza dei dati alla cura dei pazienti: una storia lunga 30 anni” risulta che “ il rischio per un residente in Romagna di ammalarsi di tumore nell’arco della vita (0-84 anni) è di un caso ogni 2 uomini e uno ogni 3 per le donne. Vogliamo dunque attendere ancora?".

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