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Cronaca

Blitz anti-caporalato, plauso del sindaco. Legacoop: "Operazione anche contro false cooperative"

L'operazione anti-caporalato della Guardia di Finanza suscita il plauso e la riflessione di diverse forze politiche ed economiche

L'operazione anti-caporalato della Guardia di Finanza suscita il plauso e la riflessione di diverse forze politiche ed economiche. A nome della città di Cesena arriva dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi la gratitudine e l’apprezzamento per l’operazione della Guardia di Finanza che ha portato a scoprire una rete di caporalato attiva anche a Cesena: “Si tratta di una ferita dolorosa che non vogliamo in alcun modo accettare”, scrive il Sindaco al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Alessandro Mazziotti.

SINDACO LUCCHI - Ricorda Lucchi: “La nostra è una terra di grandi tradizioni democratiche e di lotte per i diritti dei lavoratori che partirono, nell’800, dalla costituzione nel cesenate delle prime leghe bracciantili. Assistere oggi al riproporsi di fenomeni di caporalato e di sfruttamento della manodopera al limite dello schiavismo, costituisce quindi per tutti noi una ferita dolorosa che non vogliamo in alcun modo accettare. Siamo infatti ben consapevoli di come quei diritti, duramente conquistati allora e riconosciuti  poi nelle leggi della Repubblica, vadano nuovamente difesi oggi e che quindi occorra che ogni componente - istituzionale e sociale - del nostro territorio, faccia la sua parte per contrastare i fenomeni di caporalato e di sfruttamento della manodopera”.

“Per questo ricordo come che già negli anni scorsi, l’Amministrazione comunale abbia segnalato alla Prefettura preoccupazioni in tal senso e, per questo, si siano rafforzati vigilanza e controlli. Nell’ottobre scorso fu poi la CGIL cesenate, nell’ambito di una sua mobilitazione nazionale sul tema, ad organizzare a Borello, con il patrocinio del Comune di Cesena, una importante iniziativa di denuncia della ripresa del caporalato, alla quale errano intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni. Ma, soprattutto, in quello stesso mese di ottobre, il Parlamento ha approvato una specifica legge contro il caporalato e gli altri fenomeni di sfruttamento del lavoro in agricoltura. Vanno dunque difesi i diritti delle persone, vanno difesi i diritti dei lavoratori, poiché nessuno si può illudere di difendere la qualità della vita della nostra città, di noi tutti, senza contrastare con forza i degradanti fenomeni che l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha con durezza posto sotto i nostri occhi. E, per essere certi che accada sempre di più, l’operato delle forze dell’ordine è fondamentale”.

LEGACOOP -  Anche Legacoop Romagna esprime  apprezzamento per l’operazione condotta a termine dalla Guardia di Finanza di Cesena, coordinata dal magistrato Sara Posa della Procura di Forlì, che ha stroncato una rete di caporalato attiva nel territorio cesenate: “E'  un risultato importante anche per la lotta alle cosiddette "cooperative spurie", che come in questo caso vengono utilizzate per coprire lo sfruttamento del lavoro, infangando le moltissime realtà cooperative sane, che producono ricchezza per il territorio nel rispetto della legge”.

“Un apprezzamento va anche all’importante lavoro che è svolto dal Tavolo sul caporalato organizzato dalla Prefettura di Forlì che riunisce istituzioni e associazioni: è auspicabile che si raggiunga un protocollo che apporti un maggior spirito di squadra tra enti e associazioni e sappia cogliere le opportunità offerte dalla nuova Legge sul Caporalato. Per Legacoop Romagna il più forte alleato dell’illegalità nel lavoro del settore agricolo è l’ingiusta difficoltà degli agricoltori a produrre reddito, essendo tuttavia il presidio del territorio fondamentale per contenere una piaga che anche da noi sta assumendo dei connotati molto preoccupanti”.

LEGA NORD - "Tre episodi concomitanti, tre facce della stessa medaglia, tutti in territori contigui, tra Cesena e Cesenatico. E tutti con al centro stranieri più o meno irregolarmente presenti in Italia o aspiranti richiedenti asilo, protagonisti di situazioni illegali e di degrado o all’origine di problemi di decoro, di sicurezza e di convivenza in località turistiche e dell’entroterra", Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, e Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale, puntano il dito sulle amministrazioni locali "Come emerso dalla brillante operazione contro caporalato e lavoro nero in agricoltura effettuata dalla Guardia di Finanza, dove un pugno di immigrati regolari con precedenti penali - secondo quanto si legge sulla stampa - sfruttavano altre decine di immigrati irregolari, stipati in appartamenti nel totale degrado. Ci si chiede come sia possibile che nessuno abbia visto, abbia saputo, abbia denunciato in tempi non sospetti. E crediamo poco anche a politici e amministratori del Pd, che, pur conoscendo analiticamente il territorio, hanno chiuso gli occhi senza muovere un dito sul connubio immigrazione e illegalità”.

“Come non è stato fatto nulla per risolvere la questione degli aspiranti profughi  ospitati all’hotel Splendid di Cesenatico, su cui la Lega si è battuta fin dal principio. E oggi i nodi vengono al pettine. Sono gli albergatori e gli operatori turistici che dicono basta, perché il degrado che accompagna la presenza di falsi profughi allontana i turisti e compromette la stagione estiva. Continuerà anche di fronte a queste proteste il silenzio omertoso di tanti amministratori? Infine, il ‘ caso’ Borello, quello dove la Giunta Lucchi ha raggiunto il massimo dell’irresponsabilità. Ma altrettanto poco informati e pieni di pregiudizi appaiono le variegate associazioni che nei giorni scorsi hanno tentato, in un’assemblea, di far passare per buone iniziative ludiche a favore di stranieri, naturalmente pagate con risorse pubbliche”.

UGL - "L'ultima clamorosa operazione della Guardia di Finanza di Cesena - con 5 marocchini arrestati, altri 4 soggetti indagati a piede libero, 10 lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno e altri 38 senza contratto di lavoro individuati nel cesenate - dimostra per l'ennesima volta che il caporalato non è un fenomeno soltanto del Sud, ma ha ormai messio le radici anche nella nostra provincia": commenta Emanuela Del Piccolo, segretario di Ugl di Forlì-Cesena e Rimini. "A subire il danno di questa forma di sfruttamento gli immigrati, costretti a lavorare in condizioni estreme sotto il ricatto continuo di una banda di criminali che li derubano dei loro diritti, ma anche il tessuto sano dell'economia locale in agricoltura, negli allevamenti, nell'edilizia , nella logistica e negli altri settori connotati da fenomeni di questo tipo (come il turismo), spesso caratterizzati dal tema comune delle false cooperative che assoldano manodopera": aggiunge il segretario sindacale.

"L' Ugl di Forlì-Cesena e Rimini da anni denuncia il problema del caporalato , segnalando non soltanto all'opinione pubblica e alle associazioni datoriali (alcune delle quali - come Confagricoltura - fino a poche settimane fa provavano a minimizzare il problema polemizzando col sindacato) , ma anche a tutte le istituzioni competenti i fenomeni delle irregolarità e di violazione della legge nei campi e negli allevamenti del nostro territorio che hanno trovato conferma nei numerosi interventi delle forze dell'ordine. Solo per citarne alcuni: l' ultimo blitz della Guardia di Finanza di queste ore , ma anche le operazioni nei vigneti del meldolese e nei territori del Rubicone di alcuni mesi fa e il caso eclatante - di alcuni anni fa - dei lavoratori rumeni impiegati nella raccolta delle fragole nelle campagne tra Gatteo e Gambettola pagati in nero e privati dei documenti, sequestrati dal datore di lavoro per non permettere loro di abbandonare l'Italia".
 

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