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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ausl, ecco i bilanci 2011 a confronto

Le Ausl dell'Emilia-Romagna hanno i conti in equilibrio. Insomma, la sanità non rischia di sbilanciare i conti di viale Aldo Moro, seppure in deficit

Le Ausl dell'Emilia-Romagna hanno i conti in equilibrio. Insomma, la sanità non rischia di sbilanciare i conti di viale Aldo Moro, seppure in deficit. E' quanto emerge dal resoconto in assemblea legislativa. Via libera, con i voti favorevoli di Pd, Idv e Fds, dalla commissione regionale Politiche per la salute e politiche sociali ai bilanci di esercizio 2011 delle Ausl dell'Emilia-Romagna.

Tutte le Ausl e le Aziende ospedaliere hanno chiuso in passivo il risultato di esercizio, ma risultano in attivo al netto degli ammortamenti: complessivamente, il bilancio regionale parla di 101.575.000 euro di passivo nei risultati d'esercizio, ma a fronte di 154.910.000 euro di ammortamenti si arriva a 53.335.000 euro di attivo al netto di questi ultimi. Registra la miglior performance l'Azienda ospedaliera universitaria di Bologna, con un risultato di esercizio di -7.653.000 euro che si rivela un attivo di 6.257.000 euro al netto di 13.910.000 euro di ammortamenti. Seguono l'Ausl di Reggio Emilia con un attivo al netto degli ammortamenti di 5.896.000 euro (-4.422.000 di risultato di esercizio, +10.318.000 di ammortamenti).

Al terzo posto l'Ausl di Forlì con 5.524.000 euro (-189.000, +5.713.000), che procede così verso il risanamento dei conti dopo il forte squilibrio di circa 60 milioni di euro registrato nel 2009-2010. Seguono l'Ausl di Parma con 5.163.000 euro (-852.000, + 6.015.000), l'Ausl di Bologna con 5.011.000 euro (-23.033.000, +28.044.000).

Sesta è l'Ausl di Rimini con 4.082.000 euro (-5.040.000, +9.122.000), seguita l'Ausl di Piacenza con 3.879.000 euro (-5.265.000, +9.144.000), l'Ausl di Modena con 3.422.000 euro (-7.796.000, +11.218.000). Nelle parti basse della classifica l'Ausl di Ravenna con 3.077.000 euro (-7.312.000, +10.389.000), seguita dall'Aosp universitaria di Parma con 2.650.000 euro (-10.500.000, +13.150.000), l'Aosp di Reggio Emilia con 2.567.000 euro (-4.318.000, +6.885.000).

Piuttosto in fondo alla graduatoria l'Ausl di Cesena con 2.284.000 euro (-5.261.000, +7.545.000), l'Ausl di Ferrara con 1.253.000 euro (-4.407.000, +5.660.000), l'Aosp universitaria di Modena con 1.051.000 euro (-8.529.000, +9.590.000), l'Istituto ortopedico Rizzoli con 473.000 euro (-690.000, +1.163.000), l'Ausl di Imola con 451.000 (-3.885.000, +4.336.000) e infine l'Aosp universitaria di Ferrara con 295.000 di utili al netto degli ammortamenti (-2.413.000, +2.708.000).

Come spiega l’assessore alla Sanità, Carlo Lusenti, “alle Ausl è stata imposta una programmazione con l’obiettivo dell’equilibrio economico-finanziario”, ma nonostante la decisione, “che è una nostra scelta e non certo una legge nazionale”, sottolinea l’assessore, “abbiamo mantenuto la qualità delle prestazioni”. Secondo Lusenti, il risultato dell’equilibrio economico “è ancora più importante in un Paese che di certo non ha 20 regioni con i bilanci della sanità in pari”.

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