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Cronaca

Bilancio comunale: no all'aumento dell'Irpef. Salva l'istruzione. Imu al 4 per mille

Giovedì mattina si è svolto il primo incontro con i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, a cui è seguito poco dopo quello con le associazioni imprenditoriali

Nessun aumento dell’addizionale Irpef e delle tariffe dei servizi, aliquota standard al 4 per mille per l’Imu sulla prima casa, esclusi tagli al sociale e alla pubblica istruzione. Il Comune di Cesena riparte da qui per delineare il bilancio 2012, dopo lo stop deciso a metà novembre per attendere i provvedimenti del nuovo Governo. E così oggi, mentre la manovra ‘salva Italia’ passa al Senato per l’approvazione definitiva, l’Amministrazione comunale ha ripreso il confronto con le parti sociali e politiche per mettere a punto il nuovo documento contabile di previsione.

Giovedì mattina si è svolto il primo incontro con i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, a cui è seguito poco dopo quello con le associazioni imprenditoriali: presenti Confcommercio, Confesercenti, Confartigiananto, Cna, Api. Erano state invitate anche Associazione Industriali, Legacoop, Confcooperative, Agci, Cia, Federazione Coltivatori Diretti, Confagricoltura, Ugc Cisl e Uimec Uil.

“Rimangono confermati – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Carlo Battistini - i limiti al pagamento della spesa per gli investimenti, che nel 2012 a Cesena non potrà superare gli 11,1 milioni di euro. Nel ridefinire i nostri programmi abbiamo voluto confermare alcune scelte politiche forti per garantire equità e politiche per lo sviluppo della città. Per questo, a differenza di molti altri Comuni, abbiamo deciso di non toccare l’addizionale Irpef. Intendiamo, inoltre, evitare nuovi aumenti per le tariffe e ci siamo assunti l’impegno, che riteniamo irrinunciabile, per la salvaguardia dei servizi che abbiamo definito ‘identitari’, come quelli sociali e scolastici”.

“Per quanto riguarda l’Imu, - continuano - abbiamo deciso di non modificare l’aliquota ordinaria per la prima casa, che è del 4 per mille con una detrazione di 200 euro per abitazione e ulteriori 50 euro per ogni figlio convivente di età inferiore ai 26 anni. Abbiamo calcolato che a Cesena i giovani con meno di 26 anni sono circa 21.700: partendo dal presupposto che tutti rispondano alle caratteristiche previste dalla normativa, il risparmio complessivo per le famiglie cesenati ammonterà a 1 milione e 85mila euro".

"Stiamo verificando, invece, ipotesi diverse per quanto riguarda le seconde case e gli altri fabbricati, per i quali l’aliquota ordinaria è fissata al 7,6 per mille. Il 50% della somma incassata sulla base di questa aliquota, però, sarà trattenuto dallo Stato, mentre gli introiti derivanti da eventuali innalzamenti dell’aliquota rimarrebbero nelle casse comunali. E su questo stiamo ragionando visto che, comunque, a seguito della manovra ‘Salva Italia’ il Comune di Cesena si vedrà tagliati altri 7 milioni e 250mila euro. Sommandoli ai tagli determinati dalle manovre precedenti, per il 2012 ci troveremo a fare i conti con circa 11 milioni di euro in meno. Partendo da questi presupposti e pur con molte difficoltà, ci impegneremo per costruire la nostra manovra in modo virtuoso e responsabile. E come per il passato vogliamo arrivare al nuovo bilancio dopo il più ampio confronto possibile”.

Seconda la nuova tabella di marcia, l’Amministrazione intende presentare la propria proposta di bilancio preventivo all’incirca a metà gennaio per arrivare all’approvazione entro la fine di febbraio.

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