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Cronaca

Biblioteca Malatestiana, confermata la rotta: mix tra scrigno di cultura ed eventi popolari

Per quanto riguarda la Biblioteca Malatestiana, è confermato l'orientamento a far convivere la sua vocazione di luogo di conservazione e scrigno di tesori con l'esigenza di renderla un vero e proprio hub culturale.

Progetti di largo respiro ma anche proposte di rapida attuazione: il nuovo “corso” per la cultura, firmato dal nuovo assessore alla Cultura Christian Castorri, è stato presentato nel corso del primo incontro dedicato a “La cultura come opportunità di crescita per la città”, svoltosi nella sera di mercoledì nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana. Proprio sulla Malatestiana è stato articolato un progetto corposo:

Per quanto riguarda la Biblioteca Malatestiana, è confermato l’orientamento a far convivere la sua vocazione di luogo di conservazione e scrigno di tesori con l’esigenza di renderla un vero e proprio hub culturale. “La Malatestiana – ha specificato l’Assessore Castorri -  va intesa come il luogo dove la cultura cittadina può trovare la sua massima espressione e visibilità.  Alla luce del forte mutamento che la biblioteca ha avuto negli ultimi mesi è sicuramente necessario prevedere un diverso modello di gestione e soprattutto di coordinamento delle attività della biblioteca. Appare inoltre superata la necessità di mantenere il funzionamento dell’Istituzione della biblioteca Malatestiana che, di fatto, è soggetta ai medesimi vincoli normativi e finanziari degli enti locali. Fondamentale sarà inoltre prevedere una forte sinergia fra le politiche culturali della biblioteca e le opportunità che queste possono generare in chiave turistica”.

Da un punto di vista operativo, fra le novità preannunciate, l’apertura del vecchio ingresso e dell’accesso alla Ragazzi, grazie al’installazione di porte automatiche e sistemi antitaccheggio. SI va, inoltre, verso l’abbandono del magazzino di via Piave: l’ipotesi è di trasferire i libri nell’ala dell’ex biblioteca ragazzi nel chiostro di San Francesco, in attesa di avere a disposizione, a breve, anche i locali occupati dall’Archivio di Stato, per il quale è in corso la procedura di trasferimento in altra sede. In programma la revisione del regolamento della biblioteca e la predisposizione della Carta dei Servizi e della Carta delle Collezioni, mentre si punta a rafforzare il cartellone della programmazione culturale  con incontri, convegni, mostre, eventi in sinergia con l’Università e le realtà culturali del territorio.

PARTE ANTICA. Per la parte antica, fra le ipotesi allo studio ci sono quelle di: liberare gli spazi adiacenti all’ex refettorio (dove si conservano gli affreschi in terretta verde e la Biblioteca Comandini) per  rendere in tempi brevi visitabile quest’area; integrare il pacchetto museale della biblioteca con la visita al Museo Archeologico, rendendone l’accesso più semplice e con maggiori possibilità di fruizione; riqualificare il corridoio di accesso al Museo Archeologico e alla Biblioteca Comandini, prevedendo la conversione da area studio a zona museale; allargare la possibilità di consultazione dei manoscritti Malatestiani con la rinnovata base dati e una maggiore offerta di codici consultabili liberamente in rete; rendere le visite sempre più qualificate attraverso l’utilizzo di tecnologia all’avanguardia; ampliare l’orario della sala consultazione manoscritti, libri antichi, materiale raro con apertura allineata con gli altri servizi della biblioteca; promuovere le raccolte mediante la realizzazione di mostre temporanee presso i locali del percorso museale che valorizzino il materiale di pregio presente nei fondi della biblioteca.

PARTE MODERNA. Per la parte moderna, si pensa, fra le altre cose, ad allestire l’area originariamente destinata a caffetteria con scaffalature per l’esposizione di materiale librario; riallestire gli spazi di accoglienza presso la Galleria (ex sezione moderna a scaffale aperto); potenziare la sezione dvd e fumetti con la prospettiva di ulteriore sviluppo anche della sezione musica, estendendola ad occupare tutti gli spazi di collegamento tra le vecchia e nuova biblioteca (locali attualmente occupati da Museo Nori e bookshop).

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