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Cronaca Bagno di Romagna

Bagno di Romagna, tariffa di depurazione: partono le procedure di rimborso

"Possiamo però affermare con soddisfazione che finalmente i cittadini coinvolti in questa annosa questione possono veder soddisfatte le proprie ragioni, dopo anni di discussioni e attese", annuncia Baccini

Fumata bianca a Bagno di Romagna: parte da martedì la procedura di rimborso della tariffa di depurazione "L’avvio della procedura di rimborso conferma così definitivamente la fondatezza e la determinazione concreta a mantenere fede agli impegni dichiarati, che purtroppo sono stati ripetutamente messi in discussione con dichiarazioni anche denigratorie e con l’attivazione di inutili – ma purtroppo dannosi – giudizi nei confronti del Comune che invitiamo a desistere dall’avviare", afferma il sindaco, Marco Baccini. 

Chiarisce il sindaco: "L'elevato numero di aventi diritto al rimborso, che conta oltre 2.000 posizioni tra privati cittadini e aziende, potrà creare qualche difficoltà nel gestire le domande, con il rischio del verificarsi di code allo sportello, ma – successivamente – anche qualche complessità di istruire la mole delle istanze. Per tali ragioni, Vi chiediamo di comprendere il peso che tale procedura determinerà nell’attività ordinaria e lo sforzo che verrà impiegato dagli Uffici, che tra l’altro contano sempre meno unità di personale. Al fine di agevolare quanto più possibile le operazioni di ricevimento delle domande, oltre alla creazione di uno sportello dedicato all’Ufficio Protocollo del Comune, abbiamo ricevuto la disponibilità di Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna, nonché del Circolo S. Allende, a collaborare nella fase di ricezione delle istanze, per la compilazione delle quali, quindi, potete rivolgerVi anche alle loro sedi locali negli orari di apertura al pubblico". 

Le modalità con le quali avanzare le istanze di rimborso e le regole di disciplina della procedura sono a disposizione sul sito internet del Comune, così com all’Ufficio Protocollo del Comune e presso le sedi degli Enti che partecipano alla procedura indicati sopra.    Per quanto riguarda lo sportello comunale, il servizio sarà attivo a il piano terra del palazzo comunale nei giorni dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 11 (tel. 0543/900411) e all’Ufficio Tributi/Economato (tel. 0543/900419 – 424 - 444) nel pomeriggio di martedì dalle 15 alle 17.

CHI OTTIENE IL RIMBORSO - Spiega Baccini: "I destinatari del rimborso sono coloro che, allacciati alla pubblica fognatura, hanno indebitamente versato la tariffa di depurazione dal primo gennaio 2001 al 30 giugno 2004. Ciascun utente può verificare se ha diritto al rimborso: consultando gli elenchi pubblicati nel sito comunale alla sezione Rimborso Canone Depurazione rinvenibile nella home del sito www.comune.bagnodironmagna.fc.it, ove si trovano pubblicati due elenchi. nell’elenco “A” l’utente può verificare la sussistenza del diritto al rimborso mediante la ricerca del proprio codice fiscale o partita iva e codice utente".

Hanno diritto al rimborso "coloro che non trovano il proprio riferimento all’interno dell’elenco “A” possono consultare il secondo elenco “B”. All’interno di questo elenco si trova il dato relativo al codice cliente e l’indirizzo dell’utenza. Coloro che versano in questa situazione possono presentarsi allo sportello muniti di una bolletta o altra documentazione idonea anche autocertificativa da cui si evince la corrispondenza con il codice utente e l’indirizzo dell’utenza. Una volta accertata la sussistenza del diritto, ciascun richiedente potrà redigere l’Istanza di rimborso in apposito modulo, in assenza del quale non si può ottenere il rimborso".

"L’istanza per il rimborso è soggetta ad imposta di bollo di 16 euro. Le domande potranno essere compilate alternativamente in modalità singola o congiunta. L’istanza cumulativa può contenere fino a 16 richieste e quindi è soggetta ad una marca da bollo. Il bollo può essere apposto dagli istanti dividendo le spese per un euro cadauno - continua il primo cittadino -. In caso di richieste plurime per lo stesso soggetto, occorre compilare tante richieste quante sono le posizioni di riferimento. Alla domanda dovrà essere allegata copia fotostatica di un documento di riconoscimento del sottoscrittore in corso di validità e, nel caso di eredi, va altresì allegata la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nonché la delega firmata da parte degli altri eventuali co-eredi.
L’istanza e gli allegati possono essere presentati manualmente allo sportello oppure inviati mediante il servizio postale, oppure mediante trasmissione con Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo bagnodiromagna@pec.unionevallesavio.it".

Aggiunge Baccini: "Il rimborso viene effettuato con riscossione e quietanza diretta pal Tesoriere Comunale Unicredit Banca s.p.a., filiale di San Piero in Bagno via Tino Corzani n. 2 (in questo caso l’utente verrà avvisato telefonicamente o con mail o altra forma idonea di pubblicità anche a mezzo del sito, da quando potrà recarsi in tesoreria per il ritiro della somma), oppure con bonifico bancario (salve eventuali spese di commissione), a seconda della scelta effettuata nell’istanza. Per importi superiori a 3mila euro la sola possibilità ammessa è il bonifico bancario. Successivamente, con frequenza periodica, verranno raccolte le domande presentate e verrà istruito il procedimento di verifica di regolarità della stessa al termine del quale le posizioni regolari verranno liquidate ed emessi i mandati di pagamento. Il termine per la conclusione del procedimento cioè per il rimborso della somma è di 120 giorni a partire dalla data di protocollo della domanda".

"L’avvio della procedura del rimborso rappresenta un momento sicuramente positivo, che segna la fase finale e concreta della definizione di  una questione annosa e problematica che cittadini ed Ente comunale si trascinano dal lontano 2008 - conclude -. Una questione che abbiamo affrontato sin da subito con la volontà di riconoscere i diritti legittimamente spettanti ai nostri cittadini, ma che abbiamo dovuto gestire adottando tutte quelle cautele e verifiche necessarie che un Ente pubblico ha il compito di mettere in campo proprio per evitare che decisioni affrettate e superficiali possano creare ulteriori e insopportabili problematiche che si trasformerebbero in danni alla propria comunità. Possiamo però affermare con soddisfazione che finalmente i cittadini coinvolti in questa annosa questione possono veder soddisfatte le proprie ragioni, dopo anni di discussioni e attese". 

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