E' allarme babygang alla stazione, la testimonianza shock: "Ho avuto paura"
Vere e proprie bande di ragazzini di 15 o 16 anni che scorrazzano per la stazione, urlando, infastidendo i presenti e picchiandosi tra di loro
Che la stazione ferroviaria di Cesena ogni tanto sia mal frequentata, purtroppo, non è una novità. Tutte le stazioni del mondo sono punti critici delle città, porti di mare, luoghi di passaggio e a volte di soggiorno non desiderato. Anche a Cesena da tempo si parla che sia diventata covo di drogati e di alcuni individui poco raccomandabili, ma da qualche mese sembra essere emerso un altro pericolo: quello delle babygang. Vere e proprie bande di ragazzini di 15 o 16 anni che scorrazzano per la stazione, urlando, infastidendo i presenti e picchiandosi tra di loro. Comunque impaurendo chi si trova in zona.
L'ultima testimonianza - scritta su Facebook perché l'utente ha voluto condividerla il più possibile - è di un padre di famiglia, un uomo maturo, che venerdì scorso ha accompagnato sua figlia e sua moglie a prendere l'intercity. Erano le 23,45 di venerdì sera quando si è recato verso l'ingresso della stazione e due guardie giurate l'hanno fermato dicendo che dovevano passare da fuori perché la stazione e la sala d'attesa erano chiuse. "Così ci siamo diretti verso le scale esterne per scendere nella zona dei binari in attesa del treno - spiega Eugenio -, ma appena siamo arrivati abbiamo notato un gruppo di ragazzini di non più di 15/16 anni con atteggiamenti da bulli che con schiamazzi e urla prendevano a calci e pugni le macchinette delle bibite e altre cose nei paraggi facendomi preoccupare non poco per l'incolumità dei miei familiari e mia".
"Finalmente è arrivato il treno (con 45 minuti di ritardo) e abbiamo notato che questa banda di vandali si è sistemata vicino alla rampa di arrivo del mezzo come se dovessero salire, ma quando il treno si è fermato sono saliti in massa sul treno non per il viaggio, ma per arraffare al volo qualunque cosa di valore incontrassero, per poi riscendere. Per fortuna i controllori li hanno bloccati urlandogli di scendere all'istante. E loro sono scesi,sputando e insultando i controllori. Credetemi - continua Eugenio - sono un uomo adulto e non ho paura quasi di nulla, ma quella sera ho temuto per la nostra incolumità perché sono branchi e non solo due o tre. So che le nostre forze dell'ordine sono purtroppo a ranghi ridotti ma in quell'ora, che mi è sembrata lunghissima, non si è vista nessuna divisa. Voglio condividere quest'esperienza con più persone possibili con la speranza che qualcuno prenda provvedimenti e renda questo luogo, come altri della città, un po' più sicuro per il cittadino che vuole sentirsi libero di muoversi come meglio crede".