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Cronaca

Riservato e bravo a scuola: sgomento nella comunità islamica per la morte di Azzedine

All'interno del centro islamico cesenate, ma anche negli altri vicini come quelli di Forli e di Savignano, è scattata una gara di solidarietà con una raccolta di fondi per permettere alla famiglia il rimpatrio della salma

La comunità islamica cesenate e di tutta la Romagna è sgomenta di fronte alla morte di Azzedine El Omari, il 14enne annegato venerdì sera nel fiume Savio. All'interno del centro islamico cesenate, ma anche negli altri vicini come quelli di Forli e di Savignano, è scattata una gara di solidarietà con una raccolta di fondi per permettere alla famiglia il rimpatrio della salma. Domenica mattina è arrivato il nullaosta della Procura della Repubblica con la restituzione del corpo ai familiari.  

Nel centro islamico cesenate è grande il dolore: il padre del ragazzino era molto vicino al gruppo direttivo dell'associazione. "Era un ragazzino molto riservato e usciva anche poco da casa. Era la prima volta che andava a fare il bagno al fiume, un po' spinto dagli altri del gruppo", spiegano dalla moschea. Avendo perso il lavoro il padre stava meditando il rientro in Marocco, continuano dal centro islamico, ma proprio quel figlio che andava bene a scuola a Cesena aveva spinto recentemente  la famiglia a rimanere in Italia. 

Ora sono state attivate già  le procedure con il consolato marocchino per il rientro della salma, anche grazie al sostegno della raccolta fondi in corso per questa famiglia bisognosa. Una preghiera funebre si è  tenuta all'ospedale Bufalini nel pomeriggio di domenica  (nell'islam non sono previsti funerali veri e propri) e un'altra si terrà nel paese di origine del ragazzino morto, dove poi sarà seppellito.

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