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Cronaca

E45, il progetto della nuova autostrada Orte-Mestre verso un vicolo cieco

Il progetto di autostrada Orte-Mestre, sul tracciato dell'E45-E55 fino a Ravenna e poi con un nuovo percorso alternativo alla Romea fino a Venezia, sembra tramontare definitivamente. L'opera è al centro di un'aspra contestazione ambientalista

Il progetto di autostrada Orte-Mestre, sul tracciato dell'E45-E55 fino a Ravenna e poi con un nuovo percorso alternativo alla Romea fino a Venezia, sembra tramontare definitivamente. Al centro di un'aspra contestazione ambientalista lungo tutti i territori attraversati, il progetto da 10 miliardi di euro, di cui 2 pubblici e gli altri 8 di società private facenti capo all'imprenditore ed ex eurodeputato Udc Vito Bonsignore, sembra uscire dalle priorità del governo Renzi.

La grande opera, infatti, è finita nelle intercettazioni che sostanziano la maxi-inchiesta della Procura di Firenze sul presunto vasto sistema corruttivo al ministero dei Lavori Pubblici, che ha portato alle dimissioni del ministro Lupi (Ncd). Inoltre, con l'arrivo di Graziano Delrio a capo del ministero che cura le opere pubbliche si vorrebbe snellire il corposo programma di oltre 400 opere pubbliche, difficilmente realizzabile, per ridurle ad una cinquantina di priorità, tra cui non la nuova E45.

Senza cancellare del tutto l'opera, il governo è intenzionato a “aggiornare” il progetto eliminando i 2 miliardi di intervento pubblico e rendendo quindi l'opera interamente finanziata dai privati, scelta che molto probabilmente bloccherebbe l'interesse al progetto di nuova arteria autostradale. E' quanto emerge dal Documento di Economia e Finanza (Def) presentato dal premier.

Esultano i comitati contro la Orte-Mestre: “La notizia dello stralcio della Orte-Mestre dal DEF è accolta con soddisfazione da Opzione Zero e da tutte le organizzazioni della Rete nazionale Stop Or-Me, anche se si attende l’esito del Consiglio dei Ministri di venerdì per verificare che non ci siano tranelli. Se confermato, si tratterebbe comunque di un risultato molto importante e per il quale comitati e associazioni ambientaliste lavorano incessantemente da anni mantenendo accesi i riflettori, contro tutto e contro tutti, su tutto ciò che quest’opera poteva significare in termini di impatti ambientali e sociali, di rischi economici, in termini di interessi privati e intrecci malavitosi che da sempre stanno alla base di questo progetto assurdo e devastante. La decisione del Governo potrebbe impantanare seriamente l’iter di approvazione dell’opera allontanando, almeno per il prossimo futuro, il rischio di apertura dei cantieri”.

Così Giovanni Paglia, deputato romagnolo di Sel: “La Orte-Mestre è sempre stata un'opera faraonica, inutile, dall'elevato impatto ambientale e priva di qualsiasi valenza strategica: adesso che è finita nelle mire della Procura di Firenze con l'inchiesta "Sistema". Dalle ultime notizie pare che nel Def sia stata stralciata la parte del "finanziamento pubblico indiretto" che ammonta a 2 miliardi (i restanti 8 dei complessivi 10 sarebbero a carico della suddetta cordata tra banche e imprese), grazie anche alle pressioni dell'opposizione. Lo stralcio della quota di competenza dello Stato, se confermato, costituirebbe un primo passo positivo - conclude l'on. Paglia - ma con la nostra mozione chiediamo all'Esecutivo di impegnarsi al “ritiro del progetto preliminare” e all’”immediata abrogazione” della norma del decreto “Sblocca Italia” che, “attraverso il meccanismo della defiscalizzazione”, consente la norma generale del finanziamento pubblico indiretto”.

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