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Autobus: dopo l'epidemia degli autisti, un altro sciopero

Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Faisa-Cisal, Fast-Confsal, Ugl, intendono esprimere disappunto e contrarietà ad ogni atteggiamento non rispettoso di norme vigenti

Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Faisa-Cisal, Fast-Confsal, Ugl, riunitesi, nella serata di giovedì, a Cesena, intendono esprimere disappunto e contrarietà ad ogni atteggiamento non rispettoso di norme vigenti e invitano le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti di Start Romagna di Forlì-Cesena “ad esprimere il loro legittimo disagio, creato da un gruppo dirigente imperativo che non si è dimostrato all'altezza, nelle forme di lotta programmate, nonché corrette sul piano legislativo, organizzate dal Sindacato”.

“Invitiamo a non scendere al livello di coloro che giustificano le loro azioni unilaterali come la salvezza di posti di lavoro, che scelgono la "medicina" senza consultare nessuno e soprattutto senza rispettare le stesse regole che hanno sottoscritto. Ci troviamo di fronte a una delle fasi più difficili vissute nella storia del trasporto pubblico locale che si aggiunge alle palesi responsabilità, non solo dell'Azienda, ma anche delle Istituzioni, degli Enti locali proprietari e di chi gestisce il piano del traffico e, nonostante le OO.SS. abbiano cercato di fare il massimo per accompagnare l'importante aggregazione del bacino romagnolo con l'obiettivo di migliorare la qualità del lavoro e la qualità del servizio offerto ai cittadini, ci troviamo a dover affrontare difficoltà che non avremmo certo immaginato. Start Romagna è nata anche e soprattutto grazie al contributo e all'impegno profuso di tutte le parti sociali. Stupisce l'indifferenza nei confronti degli autisti di Forlì-Cesena e di chi cerca di rappresentarne il malessere mettendo fortemente a rischio tutto il processo democratico di rappresentanza”, sostengono i sindacati.

Da tempo le OO.SS. evidenziano i problemi “nel tentativo di concertarne le soluzioni: programmare turni, modificare residenze, spostare chilometraggi da zona a zona senza una parola di confronto con i lavoratori e coloro che li rappresentano, non impegnarsi a fondo per risolvere la mancanza di servizi igienici, degni di questo nome, nei punti bus, irridere gli autisti che denunciano problemi nel servizio, come ad esempio lo scempio della fermata di Via Cignani a Forlì, dichiarando che hanno "toppato", quando il giorno dopo ci si è preoccupati di costruire fisicamente lo spazio di fermata del bus che mancava. La mancanza di attenzione nello sviluppo delle turnazioni che impediscono una legittima pausa nei tempi stabiliti dal Contratto (esistono, ad esempio, turni con inizio alle ore 12.00 e fine alle ore 21, compromettendo pranzo e cena). La mancanza di regole, nel nostro bacino, già esistenti nei bacini di Ravenna e/o di Rimini come ad esempio una mensa, la mancanza del giusto riconoscimento delle professionalità per i lavoratori delle officine, la velata minaccia di spostamento imperativo delle impiegate e degli impiegati, verso la nuova sede legale,  senza ricercare un confronto preventivo”.

“Questi sono solo alcuni degli elementi sollevati dalle lavoratrici e dai lavoratori che non trovano risposte e che riteniamo legittimo le iniziative sindacali a sostegno. A fronte di tale situazione le organizzazioni sindacali proclamano 4 ore di sciopero per lunedì, nel rispetto delle norme applicate con presidio davanti alla sede di Start Romagna a Cesena, zona stazione, anticipando che convocheremo in quella data ed in quel luogo una conferenza stampa. Mai come oggi è importante esprimere con fermezza le proprie idee per determinare ed influenzare le scelte, per avere un futuro di qualità per le lavoratrici ed i lavoratori, per avere un futuro di qualità del servizio di trasporto pubblico ai cittadini”.

 

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