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Cronaca

Ausl Romagna, la Cgil lancia l'allarme: "Mancano gli infermieri"

"Se la direzione generale non investe in assistenza infermieristica a poco serviranno le previste stabilizzazioni o le mobilità in arrivo dalle altre Regioni", afferma Raffaella Neri della Fp Cgil

Giovedì la Cisl ha annunciato di presentare una formale diffida all'Ausl Romagna "per il mancato pagamento degli straordinari svolti dai lavoratori a novembre e dicembre scorso e non ancora retribuiti". La Cgil ha sollevato un'altra problematica: "mancano gli infermieri". "Se la direzione generale non investe in assistenza infermieristica a poco serviranno le previste stabilizzazioni o le mobilità in arrivo dalle altre Regioni - afferma Raffaella Neri della Fp Cgil -. Già oggi alle porte dell'estate sono numerosi i reparti in sofferenza cronica per assenze del personale, perché ebbene sì, capita che anche gli infermieri si ammalino".

"Una realtà come l'Ausl Romagna non può non avere infermieri per mandare avanti le medicine, le geriatrie, le chirurgie ed altro - prosegue la sindacalista -. L'inserimento di personale con il contagocce non è un atto di coraggio, bisogna investire in progetti, in cultura, in formazione. La politica deve capire che gli investimenti in sanità qualificano le azioni assistenziali; con più assistenza individuale si abbattono i costi economici, si abbatte la mortalità e si migliorano le condizioni di vita degli assistiti e dei lavoratori,  sempre più strozzati da incombenze famigliari e lavorative, specie le donne, che vivono nel confine sempre più sottile della cura degli altri, malati o figli che siano. Ribadiamo che l' unica soluzione è investire sul personale, altrimenti il rischio è il tracollo pezzo per pezzo, reparto per reparto, di una Azienda basata anche, ma oggi soprattutto, sul sacrificio dei lavoratori".

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