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Cronaca

Ecco l'atto aziendale dell'Ausl Unica: "Centralità del cittadino, equità, qualità e sicurezza"

Le tappe successive del percorso di sviluppo dei processi di integrazione aziendali prevedono la consegna del documento ai settantaquattro sindaci romagnoli componenti della Conferenza e alle organizzazione sindacali, per consentirne la valutazione

Si è riunito giovedì mattina nella sede del Centro Servizi di Pievesestina di Cesena l’Ufficio di Presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Romagna (CTSS). Al centro della riunione, la presentazione, da parte del direttore generale, dell’atto aziendale della nuova Azienda Usl della Romagna. Il documento descrive la filosofia organizzativa e gli obiettivi strategici, che dovranno essere tradotti in progetti e programmi di attività declinati sul territorio romagnolo.

Sono quattro le linee direttrici più significative, sottolineate dal direttore generale dell’Ausl nel corso della presentazione: il nuovo modello organizzativo reticolare dei servizi ospedalieri, il rapporto con l’Irst di Meldola e la costruzione della Rete oncologica romagnola, le relazioni con l’università e la costituzione del Centro logistico della Romagna.

Le tappe successive del percorso di sviluppo dei processi di integrazione aziendali prevedono la consegna del documento ai settantaquattro sindaci romagnoli componenti della Conferenza e alle organizzazione sindacali, per consentirne la valutazione. "I contenuti dell'atto aziendale - dichiara Paolo Lucchi, presidente della Conferenza - confermano la visione e gli obiettivi che i Comuni della Romagna ritengono fondamentali del sistema sanitario pubblico locale. Il testo di questo atteso documento, infatti, oltre ad annoverare gli organismi aziendali, le loro competenze e le metodologie di organizzazione e funzionamento dell'azienda, riafferma la base valoriale su cui deve poggiare ogni fase di produzione ed erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari. Centralità del cittadino, equità, qualità e sicurezza sono i principi la cui osservanza può più di ogni altra cosa garantire alla sanità romagnola di rimanere, anche in tempo di crisi, una delle migliori del mondo. Questo, non a caso, è l'obiettivo - ambizioso ma raggiungibile - per cui abbiamo deciso di costituire una unica azienda di bacino romagnolo. Ora, a seguito della presentazione in Ufficio di Presidenza dell'atto aziendale da parte del Direttore Generale, è determinante aprire un confronto franco e capillare nei diversi territori sui suoi contenuti. Da questo documento, che, come detto, contiene l'impianto valoriale, organizzativo e funzionale dell'Azienda, dipende la futura programmazione sanitaria romagnola, cui ogni comunità è sempre stata e sarà chiamata a contribuire. Per ora si può ben dire, dunque, che la partenza pare giusta e coerente a quanto sempre indicato dai Comuni".

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