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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Assunzioni Inps, Cgil e Cisl: "Nuove forze insufficienti rispetto ai prossimi pensionamenti"

I sindacti hanno incontrato il direttore regionale Michele Salomone sul tema legato alle scarse assunzioni nella sede di Forlì-Cesena

I sindacati Cgil e Cisl comunicano di aver incontrato "il direttore regionale dell'Inps Michele Salomone, incontro chiesto con urgenza sul tema occupazionale legato alle scarse assunzioni effettuate per la sede provinciale Inps di Forlì Cesena".

"Abbiamo riportato la soddisfazione comunque legata all’arrivo di forze nuove, ma abbiamo fatto rilevare come tali forze siano già scarse e non risolutive della carenza di personale esistente, anche in previsione dei prossimi pensionamenti, circa 44 unità, previsti entro il 2021 e che lasceranno l’Inps Forlì, Cesena e Savignano sprovvisti di personale professionalizzato".

Sottolineano Cgil e Cisl : "Da un rapido conto, la sede provinciale rischia di essere già da agosto sotto la soglia di dipendenti presenti al 1 gennaio scorso, nonostante i 12 nuovi assunti. Abbiamo scongiurato l’ipotesi paventata di chiudere delle sedi, ma non il rischio di non essere più in grado di offrire tutti i servizi all’utenza sul territorio. Abbiamo fatto rilevare che non bastano dati asettici se non si considera la situazione peculiare della nostra realtà: una provincia con due comuni (Forlì e Cesena) che si equivalgono in termini di abitanti e indotto, creando di fatto un territorio bipolare non frequente in Italia".

"Il Direttore Salomone - proseguono i sindacati - ha rimarcato come già in prima battuta si sia adoperato per elevare il numero dai 7 previsti ai 12 effettivamente arrivati, in un momento convulso e con poco tempo a disposizione.  La chiave per tale aumento è stato portare l’attenzione sul fatto che a Cesena esiste una Agenzia Complessa, cosa che non era entrata come dato nell’analisi romana.  Esistono però altri dati che non sono stati presi in considerazione in questa prima assegnazione, e cioè il bando di mobilità interna non ancora chiuso (e abbiamo fatto notare al direttore come a Rimini siano arrivati dipendenti anche dalla mobilità interna, mentre la nostra realtà ha perduto un ulteriore addetto) e i numeri legati ai pensionamenti soprattutto di quota 100, le cui uscite non sono proporzionali al numero di dipendenti ma colpiscono in maniera diversa le varie sedi e sembra in maniera pesante soprattutto la nostra".

"Su questi elementi la direzione regionale si riserva di fare approfondimenti entro fine anno, per vedere cosa queste variabili hanno prodotto soprattutto sulla sede di Forlì Cesena.  Sarà quindi cura della direzione regionale intervenire a sanare questo disallineamento con il flusso nuovo già autorizzato che in breve tempo dovrebbe portare ad un nuovo concorso o anche all’assunzione di idonei da altre graduatorie di altri enti.  Abbiamo lamentato che i tempi di un nuovo concorso potrebbero essere non così celeri da intervenire a coprire le assenze certe per pensionamento.  A questo proposito il direttore ha comunicato che potrà intervenire anche con spostamenti interni regionali, sulla base dell’andamento delle altre Province e delle scoperture che ci saranno. Abbiamo quindi segnalato che vi sono nuovi assunti residenti a Forlì, anche a tempo determinato, che però per il posto ricoperto in graduatoria sono finiti in altre Province e che potrebbero essere interessati ad essere trasferiti a Forlì Cesena, soprattutto coloro che hanno necessità assistenziali".

"Abbiamo terminato l’incontro - concludono Cgil e Cisl - prendendo atto delle disponibilità del Direttore generale, rimarcando che comunque monitoreremo la situazione mese per mese e che dopo l’estate chiederemo un incontro di verifica con dati più aggiornati sulle scoperture e trovare le soluzioni del caso".

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