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Cronaca

Sanità, nel 2018 tante assunzioni a tempo indeterminato. "Un percorso unico in Italia"

Bonaccini e Venturi: "Un percorso unico in Italia per investire sulla sanità pubblica e sul lavoro, dare ai cittadini servizi sempre migliori e superare il precariato"

Più di quattromila assunzioni (4.060) nel Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna nel solo 2018, di cui oltre 1.500 stabilizzazioni: contratti, tutti a tempo indeterminato, per 1.000 medici e 3.000 tra infermieri, ostetriche e tecnici. Ingressi nelle strutture della sanità emiliano-romagnola che, se sommati a quelli del 2016 e 2017, sfiorano quota 9mila unità. In Romagna, nel corso di quest’anno, sono state 936 le assunzioni, di cui 507 stabilizzazioni. Professionisti e operatori sanitari che sono stati immessi in corsia e nei servizi di tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, grazie al piano di rafforzamento degli organici voluto dalla Regione e realizzato con un duplice obiettivo: alzare ulteriormente la qualità delle prestazioni fornite ai cittadini, portando anche a termine progetti specifici come quello sulla riduzione delle liste d’attesa per visite ed esami, e offrire nuove possibilità di impiego o un futuro certo a chi già lavora nel servizio sanitario regionale.

Numeri raggiunti a seguito di accordi con i sindacati e a un investimento della Regione di oltre 24 milioni di euro per stabilizzazioni, conferme dei contratti in essere, nuove assunzioni e copertura del turnover al 120%, con punte del 150% per gli infermieri e di poco inferiori al 130% per i medici, percentuali del tutto uniche in Italia. "Garantire ai cittadini servizi sempre migliori, questo è il nostro obiettivo - sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi - oltre a ridurre i costi che devono sostenere, come dimostra l’abolizione del superticket su farmaci, visite ed esami per redditi familiari fino a 100mila euro l’anno e quella del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per famiglie con almeno due figli a carico, a partire dal primo gennaio. E poiché la qualità di un sistema sanitario è fatta anche dalla quantità e dalla competenza di chi ci lavora, abbiamo intrapreso questo percorso di portata unica in Italia, che ha dato risultati eccezionali".

"Raggiunti grazie a un importante investimento economico e al percorso svolto assieme ai sindacati, con il comune obiettivo di immettere forze nuove nei nostri ospedali, ma anche di dare certezze lavorative, con stabilizzazioni e assunzioni a tempo indeterminato, a chi già opera dentro il nostro servizio sanitario regionale. All’investimento sul personale - ricordano Bonaccini e Venturi - si aggiungono poi 150 milioni di euro destinati all’edilizia sanitaria e all’ammodernamento degli strumenti diagnostici e di cura. Anche così siamo riusciti a tradurre in realtà quel Patto per il lavoro siglato a inizio mandato che ha come capisaldi le politiche occupazionali attive e le politiche per la valorizzazione professionale. E una cosa è certa- chiudono presidente e assessore-: gli investimenti straordinari che abbiamo fatto non si fermano qui. Nuove assunzioni sono previste nel 2019 e continueremo a lavorare per qualificare, specializzare, irrobustire ulteriormente la nostra sanità, pubblica e universalistica, rispettando un impegno preso a inizio mandato che stiamo mantenendo e rilanciando".

Assunzioni e stabilizzazioni nel triennio 2016-2018

Quasi 9mila le assunzioni a tempo indeterminato fatte negli ultimi tre anni nella sanità dell’Emilia-Romagna. Sul totale, 3.165 sono stabilizzazioni, di cui 1.820 non dirigenti e 1.345 dirigenti. Nel biennio 2016-2017, infatti, sono state assunte a tempo indeterminato 4.902 persone, che sommate a quelle del 2018 portano le assunzioni complessive del triennio a 8.962. 

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