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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Contro la violenza sulle donne: oltre 270 ragazzi al concorso dell'associazione Perledonne

Gli elaborati, 70, tra cui molti composti con un produttivo lavoro di gruppo, sono stati valutati da un’apposita commissione che anche quest’anno ha incontrato notevoli difficoltà a scegliere tra prodotti, tutti di alta qualità e comunque sorprendenti per la maturità e le capacità dimostrate dagli studenti

Hanno dimostrato ancora una volta una stupefacente creatività gli oltre 270 ragazzi che anche quest’anno hanno preso parte al Concorso sul tema “Cesena una città per le donne. Nella violenza contro le donne l’indifferenza è complice”. Si tratta com’è ormai noto dell’iniziativa annuale dell’Associazione Perledonne, indirizzata ai ragazzi delle scuole medie e superiori di Cesena e comprensorio, che chiama gli studenti ad elaborare il tema producendo lavori di grafica, disegno, pittura, musica, letteratura, filmati. Quest’anno l’iniziativa raggiunge la sua nona edizione.

Gli elaborati, 70, tra cui molti composti con un produttivo lavoro di gruppo, sono stati valutati da un’apposita commissione che anche quest’anno ha incontrato notevoli difficoltà a scegliere tra prodotti, tutti di alta qualità e comunque sorprendenti per la maturità e le capacità dimostrate dagli studenti. Gli insegnanti hanno colto l’occasione per un’azione educativa fondamentale nella battaglia contro la violenza di genere. Quest’anno hanno partecipato al concorso la Scuola Media Via Pascoli, l’Istituto Professionale Comandini, il Liceo Linguistico, l’Istituto Versari-Macrelli, la Scuola Media di Gambettola.

LA PREMIAZIONE - I premi ai ragazzi verranno consegnati mercoledì prossimo alle ore 9,30 nella sala del Palazzo del Ridotto, alla presenza della consigliera regionale Lia Montalti, e dell’assessore comunale  alle Politiche delle Differenze Francesca Lucchi. Sia il Comune che la Regione, infatti, hanno dato il proprio patrocinio all’iniziativa. E’ piuttosto ricco, grazie alla generosità di enti e di privati, il montepremi del concorso. Ai migliori elaborati presentati dagli studenti delle superiori verranno attribuiti premi da 150 euro cadauno, ai migliori elaborati presentati dagli studenti delle medie dell’obbligo verranno attribuiti premi pari a 100 euro cadauno,  al primo tra gli elaborati di gruppo andrà un premio di 300 euro. Alla scuola avrà  totalizzato il maggior  numero di aderenti al  concorso verranno consegnati 150 euro.

"Il concorso - spiegano gli organizzatori - ha una sua importante legittimazione di strumento educativo poiché, come viene ormai evidenziato in tutti i contesti di indagine ed approfondimento sul fenomeno, il tema della violenza di genere è un problema culturale. Fondamentale appare, dunque, l’intervento sugli ambiti educativi per eccellenza, ossia la famiglia e la scuola. E’ ormai chiaro, infatti, che la strage di donne che quasi ogni giorno occupa con nuovi casi gli spazi dell’informazione, si configura come un dato culturale del nostro Paese, una mentalità che continua  a “produrre” una violenza che sembra non trovare altra motivazione se non in un rapporto distorto tra uomo e donna".

I DATI - Secondo l’attività del tribunale di Forlì le notizie di reato di violenza sessuale nel nostro territorio sono state 63  nel 2014, 47 nel 2015. Per  atti sessuali generici: nel 2014 14 notizie di reato; nel 2015 11 notizie di reato. Per stalking: nel 2014 114 notizie di reato; nel 2015 89 notizie di reato. Per maltrattamento intra-familiare: nel 2014 160 notizie di reato; nel 2015 157 notizie di reato. In Italia, invece, sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito qualche forma di violenza nella loro vita, lo rende noto l'Istat nell' indagine La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia, e relativa al quinquennio che include il 2014. La violenza sessuale resta la forma più diffusa (21%), affiancata da quella fisica (20,2%) e dallo stalking (16,1%). A commettere le violenze più gravi sono proprio i partner attuali o gli ex compagni, sono questi a commettere stupri nel 62,7% dei casi. Violenze fisiche e sessuali riguardano le donne italiane come le straniere, ma i soggetti più vulnerabili sono le donne separate, divorziate o con problemi di salute o disabilità. Solo il 7 per cento però arriva alla denuncia. 

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