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Cronaca

Asl Romagna, la Regione mette 40 milioni di euro per stabilizzare i precari

Duecentoventi milioni di euro in più: è la cifra aggiuntiva, rispetto al 2013, su cui può contare l'Emilia-Romagna per completare e attuare la programmazione sanitaria regionale 2014. Ciò è possibile grazie alla conferma della stabilità dell'equilibrio economico-finanziario

Duecentoventi milioni di euro in più: è la cifra aggiuntiva, rispetto al 2013, su cui può contare l’Emilia-Romagna per completare e attuare la programmazione sanitaria regionale 2014. Ciò è possibile grazie alla conferma della stabilità dell’equilibrio economico-finanziario e all’efficienza nella gestione delle risorse. Lo ha deciso lunedì la Giunta regionale. All'azienda Asl della Romagna vanno 42.6 milioni e 634mila euro per Irccs Irst di Meldola.

Per il 2014 le risorse in più (circa 180 milioni di euro dall’incremento del Fondo sanitario nazionale e 42,5 milioni dal pay back) consentiranno all’Emilia-Romagna di consolidare e stabilizzare personale sanitario e tecnico, investire nell’ammodernamento e manutenzione del patrimonio strutturale e tecnologico, migliorare i tempi d’attesa.

Investimenti, consolidamento e stabilizzazione del “capitale professionale

Le risorse disponibili verranno destinate alle Aziende sanitarie e alle Aziende ospedaliere per finanziare progetti già previsti dai piani aziendali. Si tratta di investimenti per migliorare la sicurezza e l’accoglienza, ammodernare gli edifici e le attrezzature tecnologiche. Per quanto riguarda il personale, già a partire dal mese di novembre le aziende sanitarie potranno procedere alla trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato per un totale di circa 1.000 posti. La stabilizzazione riguarderà il personale del ruolo sanitario e tecnico destinato all’assistenza diretta alle persone (e dunque personale medico, infermieristico, tecnico sanitario e operatori tecnici addetti all’assistenza). E’ inoltre intenzione avviare una ricognizione dei rapporti di lavoro atipico del personale di assistenza al fine di superare gradualmente le forme di precariato attualmente esistenti nella sanità regionale. Con la delibera approvata dalla Giunta è stato inoltre finanziato il secondo stralcio del Piano di informatizzazione dell’Azienda Usl della Romagna (4 milioni di euro).

Interventi per migliorare i tempi di attesa

Le aziende sanitarie, nell’ambito degli obiettivi annuali già assegnati, hanno previsto l’adozione di programmi per migliorare l’offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali basate sull’aumento della produzione (attraverso il potenziamento della produzione diretta e l’aumento delle prestazioni prodotte dal privato accreditato) e per ampliare l’accessibilità da parte dei cittadini (con l’allargamento delle fasce orarie e dei giorni di attività, prefestivi e festivi diurni, e la revisione degli ambiti territoriali di garanzia per assicurare la migliore prossimità possibile del punto di erogazione al domicilio del cittadino). Su base annua, si stima un valore degli interventi di circa 15 milioni di euro.

Incremento dell’assegno di cura

La giunta ha adottato anche un provvedimento a favore delle persone con gravissima disabilità assistite a domicilio. Attualmente sono oltre 240, di cui 70 affette da sclerosi laterale amiotrofica. L’assegno di cura giornaliero garantito al momento è pari a 34 euro. L’intervento programmato prevede di aumentare l’importo a 45 euro al giorno, per un assegno mensile che raggiungerebbe i 1.350 euro, fino a un massimo di 1.670 euro in presenza di due assistenti familiari. Importi, questi ultimi, che vanno a sommarsi senza decurtazioni all’indennità di accompagnamento garantito dallo Stato (504 euro per dodici mensilità). Si stima che il provvedimento interessi dalle 240 alle 270 persone in Emilia-Romagna, per un impatto annuo stimato in circa 1,1 milioni di euro.

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