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Cronaca Verghereto

Profughi in arrivo, il sindaco di Verghereto: "Non sia solo una questione nostra"

Il primo cittadino ha chiede, "in accordo con il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'assessore Simona Benedetti, che i Comuni della Valle del Savio si occupino di questa problematica umanitaria"

In merito all'eventuale arrivo di profughi nelle strutture presenti nel territorio comunale di Verghereto, il sindaco Guido Guidi precisa "che all'interno del nostro Comune una cooperativa sociale si è già adoperata nel corso del 2014 in una complicata e significativa opera di ospitalità". Il primo cittadino ha chiede, "in accordo con il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'assessore Simona Benedetti, che i Comuni della Valle del Savio si occupino di questa problematica umanitaria dando la loro disponibilità, al fine di ripartire gli ospiti su tutto il territorio di vallata in modo tale da non gravare solamente su una piccola comunità come quella di Verghereto".

LEGA NORD - Sulla questione è intervenuta anche la Lega Nord, che si oppone "all' accoglienza degli stranieri sbarcati clandestinamente sulle nostre coste. Gli amministratori locali, su cui il governo Renzi  continua a scaricare responsabilità e obblighi nei confronti di queste persone, si devono ribellare alle imposizioni di Roma”. “In caso contrario - affermano gli esponenti del Carroccio - l’emergenza non avrà mai fine e anzi aumenterà, come tutti prevedono, con gravi ripercussioni nei territori sul piano della sicurezza, economico e della coesione sociale. Se il Governo non capisce che deve assumere decisioni e dotarsi di una politica seria e concreta sull’immigrazione, allora glielo dobbiamo far capire noi cittadini. Prima, rifiutando di prestarci a questo gioco allo scaricabarili, dove a rimetterci sono i nostri comuni, mentre a guadagnarci sono pochi soggetti che sfruttano l’emergenza. E in secondo luogo, negando il voto a quelle forze politiche che tengono bordone al governo Renzi che sta chiudendo gli occhi di fronte a questa invasione".

"Dunque - ribadiscono dalla Lega - no a nuovi arrivi in Romagna. Se il ministro Angelino Alfano cerca nuovi posti a cui imporre l’ospitalità degli stranieri, li individui altrove, magari mettendo in piedi, parallelamente, un’indagine seria su come siano sperperati i milioni di euro destinati all’emergenza dai vari soggetti che se ne occupano. Siamo di fronte a uno dei fenomeni più gravi che il nostro Paese abbia dovuto affrontare, con un governo incapace di prendere provvedimenti strutturali. Il problema, infatti, non è solo quello delle risorse. Il mantra dei ministri è “servono più fondi”, ma le risorse non basteranno mai e, più si va avanti, più soldi serviranno e più saranno gli italiani a doversi sacrificare in cambio di nulla, in un vortice senza fine, perché la situazione potrà solo peggiorare. Dunque, siamo noi a dover dire basta. Basta all’invasione. Basta al dispendio inutile di risorse. Basta ai pescecani, alle coop sociali e a tutti quei soggetti privati e pubblici che stanno lucrando sull’emergenza e sull’invasione, a spese dei territori e dei cittadini che li abitano. E basta anche con il buonismo di facciata e il politicamente corretto".

"La verità è che gli stranieri che sbarcano sulle nostre coste sono per la maggior parte irregolarmente presenti sul nostro territorio. Pochissimi sono realmente profughi politici, che, dopo i dovuti accertamenti, riceveranno, come giusto, il nulla osta allo status di rifugiati”. Infine,  conclude il segretario Jacopo Morrone, "vigileremo eventuali nuovi arrivi in ogni comune romagnolo a partire da Verghereto e così via fino alle città più grandi Forlì, Cesena, Rimini e altre città. Siamo pronti a manifestare e difendere i nostri cittadini romagnoli".

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