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Cronaca

Le pressioni diplomatiche sbloccano la situazione: Urciuoli può lasciare il Kuwait

E' atterrato venerdì mattina all'aeroporto di Bologna e ha finalmente fatto ritorno a Cesena Andrea Urciuoli, il dipendente della ditta Cmc al quale era stato imposto il divieto di lasciare il Kuwait

E' atterrato venerdì mattina all'aeroporto di Bologna e ha finalmente fatto ritorno a Cesena Andrea Urciuoli, il dipendente della ditta Cmc al quale era stato imposto il divieto di lasciare il Kuwait, insieme a un collega portoghese, a causa di una controversia societaria. Lo ha annunciato la Farnesina, che si era immediatamente attivata insieme all'ambasciatore italiano in Kuwait Giuseppe Scognamiglio. "Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi - spiegano dalla Farnesina - desidera "condividere la buona notizia del provvedimento appena preso dalle Autorità del Kuwait" che rimuove il divieto di lasciare il Paese che era stato disposto nei confronti del cittadino italiano. La nuova misura - aggiunge il Ministro riferendosi alla rimozione del divieto di viaggio - prelude al ritorno a casa, a breve, del nostro compatriota"".

La Farnesina aveva anche convocato, tre giorni fa, l'ambasciatore del Kuwait in Italia. Secondo quanto riporta l'Ansa, il 'travel ban' sarebbe stato rimosso anche per l'altro dipendente della Cmc, il portoghese Ricardo Pinela. Il rientro di Urcioli è atteso in giornata. Nel frattempo, giovedì, la Cmc ha istituito un tavolo permanente e chiesto l'intervento del Ministro Di Maio per individuare gli strumenti legislativi e ogni azione utile ad assicurare la prosecuzione dell’attività produttiva e a garanzia dell’occupazione dopo la richiesta da parte della cooperativa di concordato preventivo.

A fare pressione per il suo rientro erano stati anche deputati locali, i sindacati, e il sindaco di Cesena Paolo Lucchi. Urciuoli era stato inizialmente arrestato dalla autorità locali kuwaitiane per una controversia collegata al lavoro, poi rilasciato ma ristretto in un appartamento. Ora potrà lasciare il paese arabo e far rientro in Italia. "Sapevo già da giovedì, per il canale di comunicazione che Urciuoli ha sempre mantenuto aperto con l'assessore del Comune di Cesena Lorenzo Zammarchi, suo conoscente, che la vicenda stava evolvendo verso un lato positivo - commenta soddisfatto Lucchi in una nota inviata al Ministro Moavero - Voglio quindi ringraziare il Ministro per tutto quanto il suo Dicastero ha fatto affinchè Andrea potesse tornare in Italia, com'era suo diritto".

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