Angeli (Pli): "Patrimonio artistico da proteggere e assicurare"
La scultura dell’artista Bimbi, costata circa 50 mila Euro e posta davanti al Teatro Bonci, manca di uno dei tre elementi ormai da sei anni, che fine ha fatto l’assicurazione?
A Marzo prossimo saranno sei anni che la scultura di Adriano Bimbi “il musicista e i cani”, acquistata per circa 50 mila Euro dall’ex sindaco Giordano Conti, manca di uno dei suoi tre componenti. Non è questo certamente l'unico caso di opere d'arte di proprietà comunale trafugate, ma è un caso di cui da tempo non si parla più e che invece ha aspetti che a mio avviso vanno chiariti. L’opera fu già molto discussa al momento dell’acquisto, quando molti considerarono il prezzo troppo elevato.
“Fu contestata – scrive Stefano Angeli in una nota - pure l’idea di piazzare la scultura raffigurante cani ululanti davanti al Teatro comunale, nella lirica è noto che i cantanti stonati vengano definiti cani. Successivamente la scultura subì, addirittura per due volte consecutive, il furto di uno dei due cani che affiancavano il suonatore di fisarmonica seduto al centro. Il cane di bronzo rubato fu ritrovato una prima volta, ma sparì nuovamente una seconda volta e non fu mai più né ritrovato né sostituito. Anche il secondo cane ha subito in tempi più recenti una amputazione, essendo stato privato della coda”.
“Personalmente – prosegue - ritengo l’opera effettivamente sopravvalutata, ma non essendo un esperto d’arte questa è solo una opinione personale, non è però un’opinione il fatto che la scultura non sia stata adeguatamente protetta per il valore assegnatole, come dimostrano i due successivi furti, nonché il fatto che oggi si ritrovi a tutt’oggi monca sia dal punto di vista artistico sia nel suo valore intrinseco. Tre anni fa l’allora sindaco Conti, rispondendo ad una mia interpellanza in proposito, disse che la scultura sarebbe stata ripristinata nella sua completezza ed assicurò, davanti ai dubbi espressi nell’ interrogazione, che l’opera era totalmente coperta da polizza assicurativa contro il furto”.
“Oggi – sottolinea Angeli - sono passati troppi anni per pensare che ci sia davvero da parte dell’amministrazione comunale la volontà di ripristinare quest’opera d’arte al suo stato originale e tutt’oggi mi chiedo che ne è stato dell’assicurazione contro il furto che avrebbe dovuto coprirne il valore.
Naturalmente la scultura così mutilata non può che aver perso parte del valore originale, come pure il senso artistico datogli dall’autore, e quindi c’è indubbiamente un depauperamento dell’investimento fatto con denaro pubblico”.
“Un investimento – conclude - che evidentemente non è stato protetto e curato a dovere e che oggi resta a monito di un uso non adeguato del denaro dei contribuenti. In tempi di crisi credo sia oltremodo necessario avere cura particolare anche del patrimonio artistico e culturale, soprattutto se è costato somme tutt’altro che insignificanti”.