Ancora un infortunio sul lavoro, i sindacati: "Chiediamo un confronto con l'azienda"
E' quanto si legge in una nota congiunta delle organizzazioni sindacali alla luce dell'ennesimo infortunio sul lavoro avvenuto in Romagna.
"Le organizzazioni sindacali Feneal -Uil , Filca-Cisl e Fillea-Cgil di Cesena appreso con dolore e apprensione del grave incidente sul lavoro che ha coinvolto un operaio dipendente di una nota azienda provocandogli gravi lesioni , esprimono grande preoccupazione per l’accaduto e ritengono prioritario , tramite questo comunicato , sensibilizzare l’opinione pubblica e l’Azienda stessa , verso un tema fondamentale quale la sicurezza sul lavoro , troppo spesso considerato da molti come un valore relativo e non assoluto". E' quanto si legge in una nota congiunta delle organizzazioni sindacali alla luce dell'ennesimo infortunio sul lavoro avvenuto in Romagna.
"In Italia nel 2018 è continuata , con cadenza quotidiana di 3,1 vittime al giorno , lo stillicidio delle così dette “morti bianche” con un incremento progressivo e inesorabile rispetto al quale come rappresentanti dei lavoratori non intendiamo rassegnarci . E’ inaccettabile continuare ad apprendere quotidianamente dai giornali di infortuni e morti sul lavoro , come se si trattasse di veri e propri “bollettini di guerra” . Nel 2018 i decessi in servizio sono aumentati in percentuale rispetto all’anno precedente del 10,8% , attestandosi a quota 1133 e i dati del 2019 , ancorché ufficiosi , non paiono in contro tendenza . Peggio ancora sul versante infortuni sul lavoro che segnano un significativo aumento dell’1,9% con circa 3.000 infortuni in più rispetto al 1°trimestre dell’anno precedente (da circa 154.800 a 157.700)".
"In questo lugubre contesto di cifre e numeri dietro i quali però si celano persone in carne e ossa che rischiano e spesso vedono compromessa la propria salute lavorando per vivere , le organizzazioni sindacali Feneal Uil , Filca Cisl e Fillea Cgil di Cesena richiedono un immediato confronto con la Direzione Aziendale , con l’obbiettivo di analizzare e , se ce ne fossero , rimuovere le cause pregiudizievoli della salute e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda" si conclude la nota.