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Cronaca Cesenatico

Aggressione in discoteca, "Branco omofobo". "Era la serata Tunga per i diritti Lgbt"

Arcigay: "Il giovane aggredito dal branco perché gay, ha denunciato". Il locale non ci sta: "Da anni facciamo la serata Tunga che promuove i diritti Lgbt"

Il 1 febbraio intervenirono anche i Carabinieri che non ravvisarono però una matrice omofoba nell'aggressione subita da un 29enne riminese all'interno della discoteca Energy di Cesenatico. Anche in virtù del fatto che si trattava di una serata organizzata proprio per un pubblico gay, e non apparvero elementi per ipotizzare una sorta di agguato premeditato verso il giovane, che quella sera fu portato all'ospedale di Cesenatico.

"Un'aggressione iniziata nella pista della discoteca, con il ragazzo che si è poi rifugiato in bagno, dopo essere stato aggredito e preso a pugni da più persone, era un branco". Questa invece la versione di Marco Tonti, presidente dell'Arcigay Rimini "Alan Turing", sull'episodio successo lo scorso 1 febbraio, all'Energy di Cesenatico.

"E' stato aggredito perché gay, a distanza di circa due settimane il giovane ha sporto denuncia. Il trauma è stato molto forte e ha voluto ponderare bene questa decisione". Il ragazzo è finito all'ospedale con diverse fratture, tra cui il naso rotto e un trauma cranico, che hanno reso necessario l'intervento chirurgico. Il 29enne ha indicato otto persone tra cui una ragazza, due delle quali sarebbero già state individuate, si indaga per odio razziale e lesioni personali aggravate.

Discordante la versione che arriva dalla direzione della nota discoteca di Cesenatico: "C'è stato un parapiglia all'interno del bagno della discoteca. Il ragazzo ha ricevuto un pugno e ha perso sangue dal naso. L'aggressore è stato subito individuato dal responsabile della sicurezza, e l'aggredito inizialmente sembrava non intenzionato a sporgere denuncia. Il giovane che ha avuto questo comportamento aggressivo è stato allontanato e non entrerà più nel locale, ma parlare di pestaggio mi sembra eccessivo".

Il locale non ci sta e puntualizza: "Siamo una discoteca che da anni fa la serata Tunga, che è promotrice dei diritti Lgbt in tutta Italia. L'abbiamo lanciata noi in Provincia, non ci stiamo ad essere etichettati come omofobi, la stessa serata dell'1 febbraio, quella in cui è avvenuta l'aggressione, era una serata Tunga, siamo un locale gay friendly e non sono mai successi episodi di questo tipo in passato. Il nostro vocalist è gay dichiarato dal 1992, ci troviamo nostro malgrado al centro di una storia omofoba che non ci appartiene".

Gozzoli: "Vicinanza al ragazzo per i danni fisici e morali subiti"

"Esprimo una ferma condanna aggiunta ad una personale indignazione per l’aggressione omofoba avvenuta secondo quanto riportato dalla stampa in una discoteca del nostro territorio comunale". Così il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli. "Purtroppo nel nostro Paese continua a manifestarsi un clima violento e intollerante sul quale le istituzioni hanno il dovere di continuare a lavorare per arginare e modificare questa tendenza. Nello specifico vorrei esprimere la vicinanza dell’amministrazione comunale al ragazzo per l’aggressione e i danni fisici e morali subiti. Allo stesso modo ringrazio la proprietà del locale per aver prontamente soccorso il giovane e per l’attenzione che riserva alla sicurezza e alla prevenzione. Cesenatico è e rimane un paese ospitale e accogliente, con servizi e locali di qualità, la nostra comunità è lontana anni luce da questi episodi".

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