Abusivismo commerciale: scatta la chiusura per un hotel di Valverde
Prosegue l'attività di monitoraggio del territorio e di contrasto all'abusivismo commerciale sul territorio di Cesenatico.
Prosegue l’attività di monitoraggio del territorio e di contrasto all’abusivismo commerciale sul territorio di Cesenatico. L’ultimo intervento riguarda l’hotel Astrid in via Segantini a Valverde di Cesenatico, di cui è stata disposta la chiusura per esercizio abusivo di attività alberghiera.
Il provvedimento di chiusura è stato notificato nella giornata di ieri alla titolare dell’albergo, una trentaseienne di nazionalità bulgara. Nei giorni scorsi, la struttura ricettiva era stata oggetto di un’ispezione da parte della Polizia municipale di Cesenatico; nel sopralluogo, il nucleo della polizia commerciale ha accertato che la titolare dell’hotel Astrid non aveva provveduto a segnalare, preventivamente, l’inizio attività agli uffici preposti del Comune di Cesenatico.
Oltre alla somma di mille euro comminata – è questa la sanzione amministrativa prevista in questi casi – l’assenza del titolo abilitativo per poter svolgere l’attività alberghiera, ha comportato pure la contestazione alla stessa titolare, della violazione dell’art. 86 del Tulps, (Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza) e di altre norme contenute nella Legge regionale n. 16 del 2004. Come conseguenza è stata ordinata, con apposito provvedimento, la cessazione immediata dell’attività abusiva svolta. Si tratta del terzo provvedimento di chiusura, negli ultimi mesi, di un pubblico esercizio nella località di Cesenatico, dopo l’hotel Surf e il bar Jammin.
“Ringrazio il lavoro svolto dalla PM e dall’ufficio Commercio – commenta il Sindaco Gozzoli che prosegue – contrastare l’abusivismo commerciale, in ogni sua forma, è uno degli obiettivi dell’amministrazione. La stagione estiva 2017 è ormai alle porte e serve aumentare il controllo al fine di garantire qualità e rispetto delle norme da parte dei pubblici esercizi, anche nel rispetto della libera concorrenza come richiesto a gran voce dalle associazioni di categoria.”