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Cronaca

Abusi nell'area Baruzzi, Fabbri (CSN): "La pratica deve ripartire da zero"

Il Piano Urbanistico di Pievesestina, su cui si trova l'area abusiva della ditta Baruzzi, deve ripartire da zero. E' la richiesta che fa Davide Fabbri, esponente di "Cesena Siamo Noi" sul nuovo progetto urbanistico

Il Piano Urbanistico di Pievesestina, su cui si trova l'area abusiva della ditta Baruzzi, deve ripartire da zero. E' la richiesta che fa Davide Fabbri, esponente di “Cesena Siamo Noi” in seno alla Commissione Consiliare in seduta pubblica che tratta del nuovo progetto urbanistico. Per Fabbri, infatti, “l’accertata presenza dell’insediamento Baruzzi Sabrina all’interno dell’area di PUA di Pievesestina di Cesena è in contrasto con quanto riportato negli elaborati di stato di fatto dello stesso Piano Urbanistico, depositati in libera visione una prima volta nel 2011 e quindi nuovamente dal 19/04 al 19/05 del 2014”.

Insomma, il piano di trasformazione urbanistica alla voce dello stato attuale non vede la presenza del deposito di container della Baruzzi. Per Fabbri “ne consegue che le osservazioni al PUA e soprattutto i pareri degli Enti competenti siano stati rilasciati in assenza di una valutazione completa e precisa dello stato di fatto e delle relative prescrizioni in merito, come ad esempio la bonifica dei terreni su cui insiste l’area Baruzzi e quant’altro. Ecco perché si ritiene che questo Piano, non solo non possa essere approvato così com’è nel prossimo Consiglio Comunale di Cesena, ma debba ripetere l’iter approvativo con una nuova richiesta di parere agli Enti preposti e successivo deposito all’Albo pretorio. Occorre ripartire con una nuova adozione da parte della Giunta di Cesena”.

Inoltre Fabbri chiede che il Comune proceda nei confronti di tecnici progettisti e dei proprietari delle aree per ipotesi di falsa asseverazione e falso in atto pubblico. Fabbri chiede infine provvedimenti nei confronti dei tecnici comunali che hanno seguito l'istruttoria del PUA in quanto “non hanno verificato l'attendibilità della documentazione non eseguendo alcun sopralluogo o altro tipo di accertamento (come una semplice verifica su Google Maps, ad esempio)”.

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