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Cronaca Sarsina

"Vespa Cinese", castagneti sotto attacco: ma parte la prevenzione

Lotta alla "Vespa Cinese" per salvaguardare i castagneti romagnoli. "Il Comune di Sarsina - si legge in una nota - esprime profondo apprezzamento per il lavoro svolto dal Servizio Fitosanitario Regionale

Lotta alla "Vespa Cinese" per salvaguardare i castagneti romagnoli. "L'Amministrazione Comunale di Sarsina - si legge in una nota del Comune - esprime profondo apprezzamento per il lavoro svolto dal Servizio Fitosanitario Regionale nell'ambito della lotta biologica alla "Drycosmus Kuriphilus", parassita infestante i castagneti nazionali". Nella giornata di venerdì 13 Aprile, sotto una pioggia incessante, l'ispettore fitosanitario Piergiorgio Grassi, in compagnia dell'ass. Alberto Gori, del Presidente Associazione Marrone Dolce di Pieve di Rivoschio Pierdomenico Petrini e del Segretario Stefano Bassetti, ha effettuato il "lancio" del parassitoide Torymus Sinensis, nell'ambito del progetto regionale di lotta biologica senza l'uso di pesticidi.

Castagneti sotto attacco



Il Torymus è ricercatissimo e non viene prodotto in laboratorio, per questo motivo la Regione ha stabilito un accordo per l'approvvigionamento esclusivo.

Per il triennio 2012-14 non era previsto alcun lancio sui castagneti di Pieve di Rivoschio, ma a seguito di un sopralluogo svoltosi recentemente e calorosamente richiesto dal Comune di Sarsina, verificate le caratteristiche adatte, la presenza di infestazione e l'ottimo stato di conservazione degli storici castagneti, il servizio fitosanitario ha deciso di impiegare gli ambitissimi insetti premiando il merito degli uomini e delle donne del Consorzio Marrone Dolce di Pieve di Rivoschio. In tutta la provincia di Forlì-Cesena sono stati effettuati 9 lanci:
-    3 nell'entroterra forlivese guidati dalla dottoressa Nicoletta Vai (coordinatore Nazionale del progetto di contenimento della Vespa Cinese) e Gian Luca Ravaioli (servizio agricoltura della provincia);
-    6 in quello cesenate di cui ben 2 a Pieve di Rivoschio in località Docciola e Maestà. Per la risoluzione dell'infestazione ed il raggiungimento dell'equilibrio tra parassita e parassitoide occorrerà attendere qualche anno poiché l'insetto si espande per 300 metri il primo anno e per 1500 il secondo, ma dove non può arrivare la natura, arriverà la volontà umana. Infatti la notizia del lancio del parassitoide ha già suscitato grandi aspettative e alcuni produttori hanno ricominciato ad innestare nuove piante per espandere i castagneti. Ora lo sviluppo del Marchio "Marrone Dolce di Pieve di Rivoschio" potrà proseguire allargando il paniere dei prodotti tipici romagnoli, controllati, certificati e a km zero.


LA VESPA CINESE
Drycosmus Kuriphilus Yasumatsu è un insetto cinipide parassita del castagno, originario del nord della Cina, molto diffuso in Asia e negli Stati Uniti. L'adulto è simile ad una piccola vespa, lunga circa 2,5 mm. . Attacca il castagno europeo, il selvatico, quello innestato e gli ibridi. In Europa il parassita è presente dal 2002, anno in cui è stato introdotto accidentalmente nella zona di Cuneo. Oggi l'insetto è presente in gran parte d'Italia e ubiquitario in Emilia Romagna.
Drycosmus Kuriphilus Yasumatsu presenta una generazione all'anno di sole femmine che sfarfallano tra giugno e luglio. Le femmine depongono le uova a piccoli gruppi all'Interno delle gemme della pianta. Le larve nascono in agosto-settembre e svernano nelle gemme, in primavera proseguono il loro sviluppo iniziando a nutrirsi e producendo le "galle". Esse sono visibili in primavera sui germogli dei castagni, hanno un colore verde rossastro e misurano dai 5 ai 20 mm. Inglobano parte delle giovani foglie e degli amenti arrestandone la crescita. Le "galle" hanno effetti negativi sulla fruttificazione della pianta e al loro interno è presente la larva dell'insetto.
Per limitare la diffusione del parassita sono in vigore prescrizioni obbligatorie come la segnalazione immediata al Servizio Fitosanitario di castagneti infestati e il divieto di taglio delle "galle" specialmente in autunno per rendere efficace l'azione del parassitide Torymus.

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