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Cronaca

"Fate la spesa e troverete le mascherine", 2002 domande per i buoni

Il sindaco spiega le modalità di distribuzione delle mascherine. Sul virus: "Segnali incoraggianti ma non è ancora il momento di cantare vittoria"

Si collega in diretta Facebook dalla sede della Protezione civile, il sindaco Enzo Lattuca salutando i volontari che sfileranno per la città, per arrivare davanti al "Bufalini" per un meritato omaggio e saluto al personale sanitario.

"Da domani chi va a fare la spesa, troverà la mascherina nei negozi alimentari, i volontari della Protezione civile le stanno distribuendo agli esercizi commerciali, più di 200 punti vendita dove si potranno ritirare venerdì e sabato. Sono 40mila e sono mascherine monouso". 

"Fate la spesa e troverete la mascherina, non andate apposta per accaparrarvele, ce ne sono in distribuzione parecchie", questo è il messaggio. "Vedrete che il mercato delle mascherine si sta sbloccando e da dopo le festività saranno in maggiore dotazione nei negozi". Perchè non le distribuiamo nella buca delle lettere? "Non siamo un comune da 10mila abitanti e abbiamo dato la priorità alle case di riposo".

Sulle riaperture: "Aspettiamo le indicazioni del governo nel fine settimana". Al momento le mascherine non sono obbligatorie, ha precisato Lattuca "vedremo nei prossimi giorni".

Sul virus ci sono buone notizie: "Su 170 tamponi esaminati sono stati registrati solo tre casi di positività, ma non siamo ancora nelle condizioni di cantare vittoria".

Venerdì parte la distribuzione delle mascherine

Sono 40 mila le mascherine che saranno distribuite ai supermercati e ai negozi di generi alimentari di Cesena (200 punti vendita) a partire dalla mattinata di domani. Nelle giornate di venerdì 10 e di sabato 11 aprile i volontari e le volontarie della Protezione Civile Cesena – Valle Savio provvederanno alla distribuzione dei dispositivi di protezione personale destinati ai Comuni dalla Regione Emilia-Romagna. Una sola mascherina consegnata a chi si recherà al supermercato per fare la spesa. È importante che si faccia strada la consapevolezza che l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione può avere un concreto effetto sul contenimento del contagio, a partire dai comportamenti individuali.

Fino a questo momento sul territorio comunale di Cesena tutte le mascherine donate sono state destinate alle fasce più esposte al rischio, si pensi al personale ospedaliero, agli operatori sanitari che operano nelle Case di Riposo per anziani, agli agenti della Polizia Locale, alle Forze dell’ordine e a tutti coloro che lavorano a stretto contatto con il pubblico.

Il Comune ricorda che la mascherina consegnata non è un dispositivo medico. Si tratta unicamente di una precauzione ulteriore per chi per vari motivi si trova a non riuscire a rispettare la distanza dalle altre persone, in particolare di protezione verso gli altri. Le mascherine consegnate devono essere conservate con alcune accortezze: non devono essere scambiate fra le persone, ognuno deve avere la propria; dopo l’utilizzo per alcune ore possono essere riposte in un luogo asciutto e pulito; devono rimanere nel contesto domestico/familiare e non utilizzate come dispositivo nei luoghi di lavoro.

Per i buoni spesa 2002 domande al Comune

Sono 2002 le richieste di Buoni spesa presentate telefonicamente e telematicamente agli Uffici comunali da parte di tutti i cesenati che riscontrano difficoltà economiche a seguito dell'emergenza sanitaria in corso. Nella mattinata di oggi sono state inserite 28 domande e alle ore 12, terminato il budget a disposizione, i canali ad uso pubblico sono stati chiusi. “Con una procedura già rodata – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – e adottata, sul nostro esempio, anche da altri Comuni italiani, siamo riusciti a dare una risposta immediata a un bisogno crescente di tanti cesenati che mai, prima d’ora, si erano ritrovati in una situazione di difficoltà economica tale da non riuscire nemmeno a fare la spesa. A nostra disposizione le risorse del Governo, 515 mila euro (di cui 36 mila euro destinati alle Associazioni del Terzo settore), i 50 mila euro dei Quartieri, e altre donazioni di privati, tra queste quella di Hippogroup, che ringrazio nuovamente. Dall’apertura delle linee telefoniche e dei canali telematici, i nostri 20 volontari hanno dovuto far fronte a migliaia di richieste. Fino a questa mattina i nostri centralini erano bollenti e non sono mancati i momenti in cui il sito del Comune era ko per il traffico eccessivo di utenti. Nonostante qualche piccola criticità siamo riusciti a gestire tutte le ricerche e sono gli stessi cittadini beneficiari a confermarci che tutto è andato a buon fine”.

Il 67% delle richieste pervenute sono state presentate da famiglie italiane, il 25,8% da cittadini extracomunitari residenti a Cesena e il restante 7,2% da cittadini UE. La media per buono spesa è di 250 euro. A tal proposito, si ricorda che il buono alimentare è stato caricato sulla tessera sanitaria dei cittadini, che in questo modo hanno potuto fare la spesa in tutti i negozi di alimentari e supermercati convenzionati (la cui lista pubblicata sul sito del Comune è in costante aggiornamento). La determinazione del buono varia a seconda dei componenti del nucleo familiare: 1 componente 130 euro, 2 componenti 204, 3 componenti 265, 4 componenti 320. Dal quinto componente si sommano ulteriori 46 euro (+ 20 euro per ogni minore presente, + 50 euro per ogni disabile presente).

La maggior parte dei beneficiari attualmente si trova in una condizione di inoccupazione o di indigenza. Oltre 500 richiedenti invece sono in attesa di ammortizzatori sociali non ancora liquidati. Tra le ragioni delle difficoltà economiche: sospensione o forte contrazione dell’attività economica autonoma, perdita di lavoro precario, mancato inizio di lavoro stagionale, perdita di lavoro senza ammortizzatori sociali.

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