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25 Aprile, Lucchi alle imprese commerciali: "State chiuse. Siamo cittadini, non solo consumatori"

No alle aperture straordinarie di sabato 25 aprile delle attività commerciali: è la presa di posizione del sindaco Paolo Lucchi : "Non è la prima volta che prendo posizione su questo tema: ritengo infatti che le giornate attorno ai cui valori sono fondate la nostra democrazia e la nostra comunità

No alle aperture straordinarie di sabato 25 aprile delle attività commerciali: è la presa di posizione del sindaco Paolo Lucchi in vista del 70° anniversario della Liberazione: “Non è la prima volta che prendo posizione su questo tema: ritengo infatti che le giornate attorno ai cui valori sono fondate la nostra democrazia e la nostra comunità, debbano essere oggetto di una tutela particolare, simboli di un patrimonio comune che appartiene a tutti e che, come tale, va tutelato”.


“Tali simboli, purtroppo, alcuni anni fa sono stati oggetto di una indiscriminata ed ingiusta liberalizzazione, contenuta nel decreto “Salva Italia” del Governo Monti che, comportando la deregulation totale delle aperture degli esercizi commerciali, consente una forzatura: quella che, purtroppo, sabato prossimo, anche a Cesena potrebbe portare alcune attività a scegliere di restare aperte, impedendo ai dipendenti delle stesse di festeggiare ed onorare a dovere il 25 aprile”.
 

Continua Lucchi: “Proprio per impedire che accadesse, nel primo anno di attuazione delle nuove disposizioni, in accordo con le Associazioni di Categoria, la Grande distribuzione organizzata ed i Sindacati, definimmo un protocollo di intesa che salvaguardava le date che abbiamo definito "identitarie": 1 gennaio, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 25 e 26 dicembre. Un’esperienza che rivendico con orgoglio ma che, purtroppo, non è stato possibile ripetere. Certo, la nostra economia è ancora in una fase di grande difficoltà e qualcuno pensa che sia giusto rafforzare tutte le azioni che possono risultare utili per rimettere in moto la crescita del Paese e del suo sistema imprenditoriale. Ma, mentre siamo impegnati assieme per riuscirci, non dobbiamo però dimenticare come non esistano sviluppo e benessere se si voltano le spalle al senso della comunità, ai valori fondamentali che la costituiscono, alla memoria degli eventi che ci hanno portato ad essere ciò che siamo”.

“Per fortuna anche il Governo se ne è accorto e, per questo, sta riconsiderando la scelta fatta da Monti, con un progetto di legge teso a salvaguardare le nostre date identitarie, già approvato alla Camera dei Deputati. Ed allora lancio un appello alle imprese commerciali cesenati: non considerate il 25 aprile un sabato qualunque; non guardate il calendario in modo freddo e distaccato. Consideratelo piuttosto un'occasione straordinaria di coesione per la nostra comunità, per le sue donne ed i suoi uomini, durante la quale a tutti sia consentito di commemorare, festeggiare, riflettere, emozionarsi. E, siatene certi, i cesenati questa volta guarderebbero le vetrine spente con un occhio diverso, apprezzando la scelta e sentendosi ancor più vicini alle vostre imprese. Sabato festeggeremo il 70° anniversario della Liberazione, ma la libertà fu riconquistata per essere cittadini, non solo consumatori”.

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