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Cronaca

Bersagliati dai ladri per la quinta volta, il chiosco ormai è un bunker: "Pensiamo alle ronde"

"Siamo stanchi, disperati è dire poco", è lo sfogo della titolare del chiosco, bersagliato nel primo pomeriggio di giovedì, per la quinta volta dai malviventi

Lo scorso 29 dicembre i titolari del chiosco di piadina del Ponte Vecchio avevano raccontato il quarto furto. I malviventi avevano colpito di notte. Ma per la prima volta non erano riusciti ad entrare grazie alle sbarre posizionate in seguito ai colpi precedenti. Per provare a tirare giù la porta avevano utilizzato il tombino che poi hanno buttato a terra. La porta è stata danneggiata, ma non sono riusciti intrufolati all'interno.

"Siamo stanchi, disperati è dire poco", è lo sfogo della titolare del chiosco, bersagliato nel primo pomeriggio di giovedì, per la quinta volta dai malviventi. "Ho chiuso il locale alle 13, e ho riaperto alle 15. Ho trovato questa brutta sorpresa, i ladri hanno provato a scardinare la porta d'ingresso con un piede di porco. Ma ormai il nostro chiosco è diventato un bunker, con gabbie di ferro alle finestre e un cancello di ferro che protegge l'ingresso".

"Oltre che a lavorare tutto il giorno, ci stanno obbligando anche a passare le notti a fare la guardia dentro al nostro chiosco? Non se ne può più - prosegue la titolare - abbiamo paura, siamo esasperati, in giro vediamo 'brutte' faccie, l'idea è quella di unire le forze con le altre attività della zona e fare delle ronde".

Anche stavolta i titolari sono costretti ad aggiornare la contabilità, oltre che i danni alla struttura, le conseguenze più fastidiose visto che i bottini per i ladri sono stati sempre magri.

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