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Pane, olio e fantasia

Pane, olio e fantasia

A cura di Elisabetta Boninsegna

La vera storia del "Porcospino" e delle due sorelle Manzelli

A inventarlo fu Lea, creativa e amante degli animali. Negli anni Sessanta andava fortissimo a Mercato Saraceno. Le due cuoche facevano fatica a star dietro alle richieste. La pronipote Manuela ricorda: "Erano brave anche a fare la bavarese con l'uovo sodo e la torta ricciolina"

Teglie di tutte le misure, pentole, tegami, sacchi di farina, zucchero e tante, tantissime uova. La cucina delle sorelle Manzelli di Mercato Saraceno, Lea e Giuliana, era un luogo magico dove la nipote Manuela alla fine degli anni Sessanta trascorreva bellissimi pomeriggi. Giuliana, la più grande, le diceva in dialetto mercatese "Vän vän, a pulì i giäm (vieni, vieni pure a pulire i tegami) riferendosi a quei deliziosi rimasugli di crema attaccati alle scodelle dentro le quali avevano mescolato farina, uova, burro e zucchero. E lei, golosa come tutte le bambine, correva a gambe levate. Del resto chi di voi non ha mai assaggiato con un dito quella crema che deve ancora farsi dolce ma che è già tanto deliziosa? Ora Manuela non può che ricordare con piacere quelle due simpatiche prozie così brave a fare i dolci tanto da averne inventato uno  diventato storico in Romagna: il porcospino.
Le due sorelle Manzelli, signorine con la passione della cucina, negli anni Cinquanta, infatti, diventarono molto  famose a Mercato Saraceno sia per la loro affabilità che per la bravura ai fornelli. "Non facevano solo dolci, si cimentavano anche in veri e propri catering per matrimoni e compleanni - spiega Manuela Casacci, la nipote - ma il loro punto forte erano sicuramente i dolci. Erano bravissime nel preparare la torta ricciolina (con pastafrolla, marzapane e tagliolini di pasta), una bavarese fatta con l'uovo sodo e passato al porcospino 1-2-2colino, torte di compleanno farcite. Ma il loro dolce per eccellenza era il Porcospino". Proprio il fine settimana scorso questo particolare dolce, che sembra un tiramisù ma non lo è, è stato festeggiato a Mercato Saraceno all'interno della festa del Porcospino organizzata da Associazione Culturale “Fogli Volanti”, Pro Loco, Confesercenti Cesenate, ATI “Centro Commerciale Naturale di Mercato Saraceno”, Comune di Mercato Saraceno e Slow Food Cesena, con il contributo della Centrale del Latte di Cesena. Sembra che a inventarlo siano state proprio le due mercatesi, anzi che la creatrice principale sia stata Lea. "Lea era la più giovane delle cinque sorelle - continua Manuela Casacci - era molto creativa ma, soprattutto, amava moltissimo gli animali. Si racconta addirittura che fosse stata promessa in sposa a un macellaio e questo ragazzo, per farsi apprezzare dalla famiglia di Lea, nel periodo di Pasqua portò un agnello nel giardino e lo ammazzò per poi cucinarlo. Da quel momento Lea non ne volle più sapere". E infatti Lea e Giuliana restarono zitelle. Le due donne, subito dopo la guerra, iniziarono a cucinare dolci su commissione. In quel periodo a Mercato non c'erano tante pasticcerie attive, quindi la gente se aveva da festeggiare qualcosa andava da loro. " La mia mamma mi ha raccontato che un barista di Mercato aveva richiesto a Lea e Giuliana un dolce particolare, con il caffé - spiega ancora Manuela - Insieme a Giuliana Lea iniziò a pasticciare e a fare delle prove anche sulla base di altri dolci esistenti. Poi l'idea di farlo a forma di animaletto. Ed ecco il Porcospino così come lo conosciamo oggi. Era un dolce richiestissimo negli anni Sessanta e Settanta, poi ha avuto un momento in cui, forse per via della gran quantità di burro utilizzato e l'attenzione maggiore alle diete, è caduto un po' in disgrazia. Ora mi accorgo che sta tornando nuova passione per i dolci della tradizione e penso che se lo sapessero Lea e Giuliana ne sarebbero felicissime". 

(Nella foto le due sorelle Manzelli di Mercato Saraceno, in alto Lea, in basso Giuliana)

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