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Pane, olio e fantasia

Pane, olio e fantasia

A cura di Elisabetta Boninsegna

I segreti delle signore di Cesena racchiusi in un libro

Recuperate le antiche ricette dei dolci cucinati dalla media borghesia locale. Liliana Babbi Cappelletti e Laura Bianconi Cavani hanno pubblicato un prezioso libro per non disperdere un patrimonio culinario locale, fatto di confidenze, merletti e buon gusto

Oggi, per consultare una ricetta, basta un clic sul telefonino; una volta c'era il ricettario di famiglia, dove le indicazioni per la preparazione di un piatto, compresi segreti e consigli, si tramandavano rigorosamente da madre in figlia scrivendole in bella calligrafia. Oggi tutto è alla portata di tutti ma spesso il risultato non è proprio uguale a quello illustrato nelle immagini. L'affidabilità e la cura sono state soppiantate dalla velocità e dalla facilità. Una volta, invece, tutto quello che si scriveva nel ricettario era stato provato e riprovato in cucina e chi seguiva le indicazioni alla lettera non correva di certo il rischio di sbagliare.  
Ne sa qualcosa Liliana Babbi Cappelletti, vulcanica cesenate, nota ai più per aver riscoperto e valorizzato, in tempi non sospetti, il mondo del ricamo. Ha scritto libri per Rusconi, articoli per Rakam, è stata la prima a inventare i workshop di ricamo alle fiere e, grazie alle sue competenze informatiche, è stata produttrice di tutorial antelitteram. Appassionata di cucina da quando è piccola, da alcuni anni ha riscoperto il piacere di raccogliere e valorizzare un patrimonio culinario locale che altrimenti rischierebbe di andare perduto. Insieme all'Accademia della Cucina Italiana (Delegazione di Cesena), di cui è socia, ha progettato un libro, edito da Il Ponte Vecchio, dal titolo "I segreti delle dame". Un titolo che spiega già tutto del libro. Alle signore di una volta, della borghesia di Cesena, non veniva facile rivelare le loro ricette, magari a un'amica stretta... ma solitamente venivano date ricette approssimative, dove mancava proprio quell'ingrediente che le contraddistingueva oppure non veniva confidato il consiglio giusto finale per ottenere un risultato simile al loro. Le ricette erano custodite come fossero segreti industriali (da qui " I segreti delle dame") o piccoli brevetti casalinghi. 
Liliana Babbi Cappelletti, con l'aiuto di Laura Bianconi Cavani, ha raccolto con cura molti di questi antichi ricettari di dolci che si preparavano nelle famiglie dell'alta borghesia cesenate nella seconda metà del 1900, e, dopo un'attenta valutazione, ha scelto una cinquantina di ricette seguendo tradizione e gusto. Tutte i dolci che si trovano sul libro, molti dei quali hanno un nome di donna (dalla cuoca di casa che li cucinava) sono stati provati e riprovati, quindi la loro riuscita è assicurata. E' un libro assolutamente prezioso, un insegnamento di cultura che non deve andare perduto. A Liliana, come scrive Giovanni Ballarini (presidente onorario dell'Accademia Italiana della Cucina) nella presentazione, va l'indiscusso merito di aver provveduto a resuscitare non solo la memoria di un passato fatto di merletti e buon gusto ma di tenere viva una passione per un'arte, quella della pasticceria dolce borghese, storicamente importante. Il libro, per chi fosse interessato, si può richiedere direttamente all'Accademia della Cucina e tra breve dovrebbe uscire nelle librerie di Cesena. 
E ora una ricetta: "Il segreto della dama"
Ingredienti 
2 tuorli e 2 uova intere, 250 grammi di zucchero a velo, 150 grammi di cacao zuccherato, 150 grammi di burro fuso, 100 grammi di nocciole tostate e ridotte a briciole, 200 grammi di biscotti secchi (tipo Marie) nocciole e zucchero a velo per guarnire. 
In una ciotola si montano le uova con lo zucchero a velo fino a quando il composto schiarisce e risulta molto gonfio. A queste ormai montate si uniscono, in ordine: il cioccolato zuccherato, il burro fuso appena tiepido, le nocciole e i biscotti polverizzati. Si fodera una teglia con carta da forno e si versa il composto pareggiandolo con cura. La sua altezza non deve superare i 2 centimetri di spessore. Si tiene il dolce alcune ore in frigorifero. Poi, sistemato su un piatto da portata piano, lo si taglia a forma di piccoli pasticcini quadrati. Si spolvera infine con zucchero a velo e si guarnisce con una nocciola al centro di ogni pezzetto. 
 

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