rotate-mobile
Pane, olio e fantasia

Pane, olio e fantasia

A cura di Elisabetta Boninsegna

Cena guidata alla scoperta dei grani antichi

Esistono molte varietà locali, mangiarle significa valorizzare i piccoli produttori e fare bene alla nostra salute

E' una gioia mangiarsi un bel piatto di pastasciutta, magari condita con pomodoro fresco, basilico e un po' di peperoncino. E' il piatto comfort food per eccellenza per via del triptofano, un amminoacido che agisce sui centri dell’umore, stimolando la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore efficace nelle forme depressive. Ma spesso, nonostante sul momento ci dia una carezza psicologica, non siamo consapevoli di cosa stiamo mangiando. 
Molti non sanno che la pasta che mangiamo è fatta per il 90% con il grano creso, così chiamato in seguito ad una mutazione avvenuta nel 1974, ottenuta irradiando il frumento originario di nome cappelli con raggi gamma e neutroni. La sua principale caratteristica è quella di aver acquistato una taglia ridotta (70‐80 centimetri) rispetto ai frumenti duri esistenti all'epoca (130‐150 cm). Questo grano venne modificato geneticamente e ridotto nella sua struttura per aumentarne la resa e la lavorabilità, ma così facendo è aumentata anche la quantità di glutine contenuto nel grano, dando vita ai sempre più diffusi casi di celiachia. 
Nel nostro territorio esistono molti grani antichi, tra questi il rieti, belvedere, gentilrosso, inallettabile, marzotto, mack, san pastore, senatore cappelli, farro dicocco, ed ancora il saragolla, il timilia, il solina e tanti altri ancora, i quali presentano, in proporzione, meno di ⅓ del contenuto di glutine rispetto ai grani ogm. Oltre a non aver subito alterazioni genetiche e meno raffinazioni (poichè generalmente macinati a pietra), i grani antichi si mantengono molto più ricchi di proprietà nutrizionali, nonchè di incredibile gusto e pregio. 
Per conoscere meglio i grani antichi mercoledì 1 marzo all'Agriturismo Terra dei Kaki (in via Golano 235) a Montiano si terrà una cena guidata con Giulia Pieri e Francesca Più. 
Dopo una presentazione teorica, ogni piatto sarà raccontato e spiegato, e le ricette condivise con i partecipanti. "Consumando grani antichi - spiegano le due organizzatrici - sosteniamo i piccoli produttori, la filiera corta, la biodiversità del territorio, nonchè la nostra salute". Per info e prenotazioni: 393 4764249 (Francesca), 347 7600188 (Giulia)

Si parla di

Cena guidata alla scoperta dei grani antichi

CesenaToday è in caricamento