rotate-mobile

CesenaToday

Redazione

Sussidiarietà? Sì, grazie!

Una delle prime parole che ho memorizzato è “sussidiario”. Avevo sei anni. “Bambini, prendete il sussidiario ed andate a pagina 9”, diceva la maestra. Ricordate? Peccato però che sia anche una delle ultime di cui abbia colto l’importanza, da quando cioè tre anni fa acquistai “Cittadini attivi”, di Gregorio Arena. Un libro tanto piccolo quanto denso di spunti di riflessione incentrati su questo importantissimo principio, non a caso ripreso dall’art. 118 della Costituzione italiana. Concetto alquanto rivoluzionario, nel Paese del “fatta la legge, trovato l’inganno”, per non parlare dell’avversione alle istituzioni (Forze dell’Ordine in primis).

Ricorro direttamente ad un esempio pratico citato nel libretto per spiegarne il significato. Nel 1990 la Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro, non disponendo di risorse sufficienti per recuperare un relitto di nave romana, fece di necessità virtù: vennero coinvolti ventisei turisti appassionati di immersioni, dietro il versamento di una quota, guidati da un esperto archeologo subacqueo. Ebbene, in appena tre settimane portarono a termine lo scavo, grazie anche all’Ente Sardo Industrie Turistiche, che fece la sua parte agevolando i neoscavatori con sconti sulle spese di  viaggio e di permanenza. Alla fine dell’impresa, una rivista specializzata divulgò l’iniziativa e i risultati. E ai turisti, già felici di aver fatto un’esperienza unica nel suo genere, fu riconosciuto il brevetto di Archaeology diver. Ora, la domanda è: i cittadini sono portatori solo di bisogni oppure anche di capacità?

In questo periodo cupo e convulso, incertezza e difficoltà hanno facilmente la meglio. Ma vale la pena fermarsi e sforzarsi in una riflessione seria, sia sul piano personale che sociale. Chiediamoci cioè se non vi sono alternative al nostro stile di vita; se, ricorrendo alla creatività, non possiamo uscire dalla stagnazione (economica e morale); se, anziché dichiarare guerra ad Equitalia e alla “casta”, non sia più saggio mobilitarsi in direzione opposta. Chissà, magari otterremo lo stesso risultato. Le istituzioni sono davvero avide ed ostili oppure possono rivelarsi nostre alleate? Recita un antico proverbio cinese: “Meglio accendere una luce che maledire l’oscurità”.
 

Sussidiarietà? Sì, grazie!

CesenaToday è in caricamento