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Redazione

“Grillo è uno stronzo”

Vignetta Altan(1)-2Che lo si voglia o meno, fra un anno si tornerà a votare per rinnovare il Parlamento, e la campagna elettorale è già bell’e iniziata. La sola differenza rilevante rispetto alle tornate precedenti, però, è una nuova forza politica: il Movimento 5 stelle (ad oggi, circa il 7% di consensi su base nazionale), il cui portavoce è Beppe Grillo. La polemica impazza. Volano insulti ed epiteti imbarazzanti. E gli Italiani? Gli Italiani stanno a guardare, imperterriti. Ed ingoiano.

 
Oltre a questo grave fenomeno, affermare che “Beppe Grillo non ha proposte per risolvere i problemi del nostro Paese”, solo per citare una voce autorevole come quella di Tito Boeri, è cosa ovvia e fuorviante. Concentrare infatti l’attenzione su un solo personaggio (effettivamente sopra le righe quale è Grillo) fa perdere di vista il contenuto delle proposte interessanti del Movimento 5 stelle e, soprattutto, la sua ragion d’essere. È una becera tecnica comunicativa quella di disconoscere a priori ciò che di buono ha da offrire l’altro. Se questa nuova forza politica ha un merito, è quello della modalità di condivisione della conoscenza, è la compartecipazione alla risoluzione dei problemi, è la vera democrazia, quella che parte “dal basso”.
 
Con molti limiti e qualche velleità, certo. Ma solo gli sciocchi credono ancora che un timoniere possa risolvere, egli soltanto, i problemi di una nave che imbarca acqua. Berlusconi docet.
Se c’è una trappola mentale dalla quale dobbiamo subito sottrarci è quella di identificare il singolo in un gruppo, un leader in un partito. Non è così? Facciamo un’altra volta il gioco delle associazioni: Italia dei Valori = … ? Bossi = …? Casini =...? Ebbene, la politica (e l’antipolitica) è tutt’altro!
 
Il problema è che si è passati dalla politica come soggetto alla politica come oggetto, al punto di banalizzarla o addirittura rifiutarla. Insidia alla quale dobbiamo stare attenti. E invece no, perché, tutto sommato, siamo qui che non aspettiamo altro che qualcuno prenda in mano le redini del paese e risolva magicamente ogni problema. Siamo Italiani, gente dura al cambiamento! La capacità di resistenza è un nostro pregio, ma anche la nostra peggior condanna.
 
Perciò lasciare che Beppe Grillo dica che “Giuliano Ferrara è un container di merda liquida” o permettere che Alessandro Sallusti replichi dandogli dello “stronzo”, è inaccettabile, è il sintomo del “mal di politica” da cui molti cittadini sono inconsapevolmente affetti. Questo è il terreno fertile su cui attecchiscono i migliori messaggi dei demagoghi e dei populisti. Questa è deresponsabilizzazione, è disinteresse verso la cosa pubblica. Gianfranco Rotondi disse che Berlusconi “è un santo puttaniere”, Marcello Dell’Utri affermò che Benito Mussolini “era una brava persona”. Beppe Grillo sarà pure uno stronzo, ma, in questo paese smemorato dove le cose girano al contrario, mi pare evidente che gli Italiani abbiano solo bisogno di qualcuno che li accudisca.

“Grillo è uno stronzo”

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